Attualità

Vuole fare un bonifico di 30mila euro per una persona conosciuta in chat, ma era una truffa

L'unico che è riuscito a convincere la donna a non fare il bonifico è stato il figlio.

Truffa

Tentativo di truffa ai danni di una donna di 77 anni, a Monza. Mercoledì 21 aprile 2021, poco dopo mezzogiorno, la signora si è presentata alla banca Unicredit, in Piazza Trento, per effettuare un bonifico estero di 30 mila euro. Subito il dipendente si è insospettito e ha avvertito la direttrice, che a sua volta ha allertato la Polizia di Stato.

Alle domande dell’impiegato sul perché di quella transazione, la cliente ha spiegato che il bonifico era destinato a un violinista d’Oltreoceano, che aveva conosciuto virtualmente, mentre stava guardando un concerto su YouTube. Con l’artista dapprima ha condiviso la passione per la musica e, poco alla volta, ha intessuto una relazione via chat (Hangout).

L’uomo aveva raccontato alla 77enne di dover effettuare una delicata operazione al cuore, in una clinica americana, per la quale aveva bisogno appunto di 30 mila euro. Se non l’avesse fatta, avrebbe rischiato di morire. Di lui non ha mai avuto un cellulare, né altri riferimenti più strettamente personali.

L’impiegato ha tentato di spiegare alla donna, che con buona probabilità si trattava di una truffa, ma la signora non ne ha voluto sapere e al contrario ha continuato a insistere perché effettuasse in fretta il bonifico. In breve, sul posto, sono arrivati gli agenti che hanno tentato di spiegare la situazione alla 77enne, ma nemmeno i poliziotti sono riusciti a convincerla a desistere dal suo intento.

L’anziana ha aggiunto altri dettagli inquietanti sulla vicenda: la settimana precedente aveva già effettuato un bonifico al musicista di 7 mila euro, come anticipo per un viaggio in Grecia che avrebbero dovuto fare insieme, ma che dopo l’incasso, è saltato per una presunta complicazione di salute dell’uomo, il famoso problema al cuore. E’ lì che è emersa l’altra richiesta, quella più onerosa, di 30 mila euro. Solo una volta riabilitatosi, sarebbero potuti partire.

Gli agenti a quel punto hanno notato che la donna era in profondo stato di agitazione della donna, così le hanno chiesto se avesse bisogno di cure mediche, ma l’anziana ha rifiutato, chiarendo ancora una volta che stava facendo quel gesto per salvare una vita umana.

Visto che ogni tentativo di spiegare alla donna che si trattava di una probabile truffa, è risultato vano, gli agenti hanno chiesto di poter parlare con il musicista, ma anche quella richiesta è stata respinta. In conclusione, i poliziotti hanno deciso di giocare l’ultima carta e contattare il figlio della 77enne, l’unico che è riuscito a far desistere la madre dal suo intento.

I due sono stati invitati a sporgere querela in Questura.

Foto: Pixabay

 

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