Attualità

Busnago, confessioni di gruppo per i bambini e messe affollate: “Al covid pensa la provvidenza”

Preoccupazione e dubbi da parte di alcuni fedeli sulle attività svolte anche in zona rosa nella parrocchia di san Giovanni Evangelista.

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A scuola no, i bambini non possono andare. Ma in chiesa sì, alle confessioni pasquali del sabato mattina organizzate dal parroco per le classi del catechismo. Distanze obbligatorie ovunque, ma un po’ meno sulle panche durante la messa se le funzioni sono affollate. Le attività di gruppo sono sospese e convertite quando possibile in forme “a distanza”, compreso il lavoro, le riunioni e ogni tipo di incontro, ma non le celebrazioni della domenica per cui l’esortazione da parte del prete è di continuare ad andare in chiesa “in presenza”.

Da una settimana è tornata la zona rossa in tutta la Lombardia, ma le misure anticontagio più stringenti non sembrano comprendere anche la parrocchia di Busnago. Dove ad avere dubbi sull’organizzazione delle attività – confermate anche questa settimana – nella chiesa di san Giovanni Evangelista sono gli stessi fedeli, in particolare molti genitori di bambini che frequentano il catechismo.

E che anche con la zona rossa sono stati invitati a mandare i propri figli sabato mattina, 20 marzo, in chiesa per le confessioni di gruppo in vista della Pasqua. Le confessioni sono organizzate a turni secondo le età delle classi del catechismo ma, a partire dal primo turno di metà mattina che riguarda le quarte elementari, significa far passare dalla chiesa quasi un centinaio di bambini per ogni scaglione, proseguendo poi nel pomeriggio con i turni dei ragazzi delle medie e degli adolescenti.

Non sono poche le richieste di chiarimento su questo tipo di organizzazione e, in particolare, si cerca di comprendere quali regole vengano applicate dalla parrocchia. Perché c’è chi ritiene che non sia corretto, ma soprattutto non sembra sicuro, che non sia permesso ai bambini frequentare le proprie classi a scuola, ma venga consentito riunirli per le attività parrocchiali con le classi del catechismo.

La stessa preoccupazione per la diffusione del virus e il rispetto delle misure di prevenzione anticontagio c’è per le messe della domenica, in particolare quella più frequentata delle 10.30 in cui i fedeli sono arrivati a contare nelle scorse settimane 180 persone presenti in chiesa e poi al termine delle funzioni assembramenti sul sagrato. E comunque, raccontano i fedeli, ad ogni messa il parroco don Eugenio continua a esortare le persone ad andare in chiesa in presenza.

Non c’è serenità anche perché attorno a Busnago le cose sono organizzate diversamente, come nelle chiese vicine di Bellusco, Roncello o Grezzago dove, per esempio, le attività di gruppo come le confessioni pasquali sono state sospese. Mentre a Busnago quando qualcuno ha provato a sollevare la questione in parrocchia ha anche ricevuto risposte del tipo “la divina provvidenza provvederà”.

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