Sociale

Da Agrate in Moldavia: 4mila km in ambulanza per riabbracciare la famiglia

Il racconto del viaggio di uno dei soccorritori che ha partecipato alla "missione speciale".

CroceRossa Agrate 2

La Croce Rossa di Agrate Brianza ha compiuto una missione speciale, un po’ fuori dall’ordinario, a fine gennaio. Alcuni operatori hanno percorso in ambulanza oltre 4 mila km, per un totale di oltre 50 ore alla guida tra andata e ritorno, per esaudire il desiderio di una persona sulla sessantina, originaria della Moldavia, gravemente malata.

Era arrivato in Italia proprio per poter ricevere le cure necessarie alla sua patologia. Era ospite da alcuni parenti. Quando le sue condizioni di salute sono peggiorate drasticamente, ha chiesto di poter riabbracciare i suoi cari lontani, residenti nella terra natia. E’ con loro che avrebbe voluto trascorrere il tempo che gli rimane da vivere.

“Per realizzare il sogno del nostro paziente, siamo partiti in tre, due operatori insieme al presidente del Comitato locale, Matteo D’Alessandro. Ci siamo messi in strada e abbiamo accompagnato l’uomo sino a destinazione: siamo partiti il 26 gennaio, intorno alle 18.00, dopo aver fatto tutti il tampone, e abbiamo viaggiato per circa 30 ore all’andata, fino alla capitale della Moldavia. Negli ultimi 150 km circa abbiamo dovuto fare i conti con una terribile tempesta di neve e temperature anche inferiori ai -10 gradi. Abbiamo proseguito a 30 km all’ora, dopo aver montato le catene e devo dire che è stato piuttosto impegnativo tenere non soltanto alta l’attenzione, ma anche l’ambulanza in strada. Siamo arrivati a destinazione il 29 gennaio 2021, in piena notte”, racconta Niccolò Brembilla, uno degli operatori che ha preso parte al viaggio.

Lì abbiamo incontrato un’altra ambulanza medicalizzata, per una rivalutazione sanitaria del paziente, poiché durante tutto il viaggio è stato assistito soltanto da noi operatori. A bordo infatti, non c’era alcun medico, né infermieri. Fortunatamente il quadro si è confermato stabile e così il nostro paziente ha potuto finalmente raggiungere la sua casa e riabbracciare i suoi cari”.

“La nostra missione è dunque andata a buon fine. A noi non è restato altro che tornare subito in Romania, come ci era stato consigliato: abbiamo quindi affrontato altri 150 km sotto la neve, per raggiungere un piccolo albergo in cui abbiamo trascorso giusto qualche ora di ristoro. La mattina successiva siamo ripartiti alla volta dell’Italia”.

“E’ stato un viaggio importante e di forte impatto, sotto il profilo emotivo. E’ stato anche per certi versi complicato, la bufera di neve, ad esempio, ha reso l’ultimo tratto decisamente difficoltoso. Alla fine di tutto, siamo orgogliosi e onorati di aver potuto affrontare questa esperienza” conclude Niccolò, di parere unanime col suo collega e il presidente.

Un lavoro straordinario, quello organizzato e realizzato dalla Croce Rossa di Agrate, un soccorso dell’anima per un paziente in gravi condizioni con un solo desiderio: sentire di nuovo tutt’intorno l’abbraccio caldo dei familiari. L’unica cura naturale capace di lenire i mali più incurabili.

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