Ambiente

PLIS Grubria, i Comitati cittadini raccolgono mille firme: perché Monza è assente?

In una petizione le associazioni ambientaliste chiedono a Piazza Trento e Trieste una risposta sulla mancata adesione al nuovo Parco sovracomunale. E si dicono preoccupate per la tutela di aree verdi ed agricole.

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L’ingresso di Monza consentirebbe al PLIS Grubria, il Parco di Interesse Sovracomunale nato nel 2019 dall’unione del Parco Grugnotorto-Villoresi con quello della Brianza Centrale (leggi l’articolo), di aumentare di un terzo la popolazione dei Comuni consorziati, per il momento 10 per 350mila abitanti complessivi.

Ma il ruolo attuale della città di Teodolinda è molto simile a quello di Godot nel noto dramma teatrale di Samuel Beckett. Perché l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Dario Allevi continua a farsi attendere. E a non stipulare la Convenzione con  il PLIS Grubria.

LA PETIZIONE

Secondo quanto affermano il Coordinamento ambientalista Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) di Monza e della Brianza e il Coordinamento delle associazioni e dei Comitati di Monza in una petizione on line sostenuta da 1.076 firme, “il 24 ottobre 2016 il Consiglio Comunale di Monza con delibera n. 77 aveva approvato l’adesione al Parco del Grugnotorto-Villoresi con l’inserimento di 218 ettari di aree libere – spiegano – delibera mai ritirata dall’attuale amministrazione Allevi che, però, non ha mai versato una quota al PLIS Grubria e a Febbraio 2018 ha annunciato di voler uscire dal PLIS Grugnotorto-Villoresi, di cui sembra soltanto attendere la fine della fase di liquidazione e la naturale chiusura”.

“Non capiamo perché il Comune di Monza non voglia prendere parte al nuovo Parco sovracomunale Grubria – afferma Giorgio Majoli, portavoce del Coordinamento delle associazioni e dei Comitati di Monza in una conferenza stampa alla Boscherona – le poche decine di migliaia di euro da versare per la quota, 15.282 per il 2018 e 35.514 per il 2019, non sarebbero sicuramente un problema per un’amministrazione che ha chiuso il bilancio 2019 con un avanzo di 7 milioni di euro”.

“Manderemo via Pec a tutti gli indirizzi istituzionali di Piazza Trento e Trieste la nostra petizione con le oltre mille firme raccolte (vedi l’approfondimento) – continua – ci aspettiamo il prima possibile una risposta sulla mancata adesione, cosa che stiamo chiedendo da mesi”.

GLI SVILUPPI

La preoccupazione degli ambientalisti è che l’atteggiamento del Comune di Monza possa celare la volontà di realizzare ulteriori interventi di cementificazione. Magari anche nelle aree verdi e agricole della Boscherona, della parte ovest di San Fruttuoso (due fasce di spazi aperti), e del Casignolo (a sud di viale Campania), precedentemente inserite nel Parco del Grugnotorto – Villoresi e naturali candidate a far parte del PLIS Grubria.

“Il deposito della linea metropolitana M5 previsto nel relativo studio di fattibilità potrebbe sorgere proprio nell’area del Casignolo” sostiene Majoli, presente alla conferenza stampa insieme a Maddalena Viola di Legambiente Monza, Alberto Colombo dell’Osservatorio Ptcp di Monza e Brianza e Giacomo Correale del Comitato via Boito/Monteverdi.

Per il Coordinamento Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) di Monza e della Brianza e quello delle associazioni e dei Comitati di Monza, la battaglia sul PLIS Grubria, che ha la sede ufficiale a Nova Milanese e attualmente vede Desio in possesso del 20% delle quote complessive (qui il dettaglio), è solo un tassello della tematica più generale sulla tutela del verde e delle aree agricole.

Monza e Brianza è capolista nella triste classifica delle province d’Italia con il più alto indice di consumo di suolo – spiega Majoli – per fortuna Monza ha ancora 4 milioni e mezzo di metri quadrati di aree agricole, a cui si aggiungono altri 7 milioni e mezzo del Parco. Non è poco, ma è da difendere”.

Il PLIS Grubria sta attirando le attenzioni degli ambientalisti anche a Meda. “Vogliamo che la zona sud entri nel nuovo Parco sovracomunale – afferma Colombo – ci siamo rivolti all’amministrazione comunale, che dopo una prima disponibilità, non ha fatto seguire atti concreti”.

IL COMUNE DI MONZA

Se alcuni residenti della Boscherona, presenti alla conferenza stampa, sostengono la petizione degli ambientalisti e chiedono che ci sia un maggiore interesse dell’amministrazione anche sulla manutenzione del verde delle aree abbandonate dai privati, il Comune di Monza, per il momento, non risponde agli ambientalisti sul PLIS Grubria.

“Siamo impegnati su altri fronti prioritari, anche se abbiamo presente il tema – afferma l’assessore comunale all’Ambiente e all’Urbanistica, Martina Sassoli – ne riparleremo più avanti”. Chissà se Piazza Trento e Trieste, in merito al neonato Parco sovracomunale brianzolo, farà la stessa fine di Godot. Che, eternamente atteso durante l’opera teatrale, non si presenterà mai sulla scena.

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