Attualità

Monza, appalto rifiuti: per l’Anac va assegnato alla ditta Sangalli

Ora sarà avviata la fase dei controlli sul nuovo soggetto.

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Svolta nella vicenda dell’appalto dei rifiuti a Monza. A chiarire la situazione è l’Autorità Nazionale Anticorruzione che, a seguito dell’esclusione dalla gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti urbani della società prima classificata, ha comunicato la “cristallizzazione” della graduatoria stilata dalla Commissione Giudicatrice lo scorso mese di luglio.

Il tutto passerà dunque in mano alla seconda classificata, ovvero l’Azienda Sangalli.

“In virtù del “Protocollo di Azione Vigilanza Collaborativa”, il provvedimento dirigenziale firmato ieri, 10 febbraio, stabilisce di procedere allo scorrimento della graduatoria provvisoria, in favore della seconda classificata. Ora sarà avviata la fase dei controlli sul nuovo soggetto, propedeutici a redigere il provvedimento definitivo” questo è quanto ha comunicato il comune di Monza.

A poche ore della notizia non mancano le polemiche.  Il capogruppo del Movimento 5 Stelle di Regione Lombardia, Marco Fumagalli, ha così commentato: “L’aggiudicazione definitiva ci lascia molto perplessi, anzi, rappresenta un affronto ad una città che ancora sta pagando la TARI più alta della Brianza per effetto dell’appalto per cui la ditta Sangalli è stata condannata nell’ambito del processo “Clean City”.

Sembra la classica situazione gattopardesca: Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi. Il rischio -continua Fumagalli – anche in presenza di una aggiudicazione definitiva è che il Comune sia chiamato a pagare per eventuali danni. Il tempo ci dirà chi ha ragione intanto i cittadini continueranno a pagare la TARI più alta perché la gara è stata aggiudicata al secondo classificato per vizi formali. La soluzione migliore è che venga approvata la mozione sulla revoca della procedura di gara da parte del Consiglio comunale e l’affidamento a società in house. Mi auguro che il PD e la Lega monzese facciano un esame di coscienza e inizino un percorso virtuoso di collaborazione tra forze politiche diverse come sta avvenendo per la sanità brianzola”.

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