Microchip obbligatorio per i gatti. Soddisfazione anche degli animalisti monzesi

La normativa non è retroattiva ed è riferita agli animali nati o adottati dal primo giorno del 2020

Gattile Lissone

Anche i gatti dovranno, per legge, essere dotati di microchip. La normativa di Regione Lombardia è entrata in vigore dal 1 gennaio e non è retroattiva. Quindi l’obbligo è riferito solo per i gatti nati o adottati a partire dal primo giorno del 2020.

La disposione è introdotta dal Piano regionale integrato della sanità pubblica veterinaria 2019-2023. E’ solo il veterinario a poter inserite il microchip sottopelle all’animale tramite una breve operazione che ha mediamente un costo che varia dalle 30 alle 50 euro. Prima dell’entrata in vigore della normativa regionale, l’applicazione del microchip era facoltativa. Tramite il dispositivo sottocutaneo è possibile identificare il gatto e il suo proprietario. 

Erano anni che ci battevamo per ottenere questa normativa e ora non possiamo che esserne felici – ha commentato Barbara Zizza, presidente dell’associazione animalista LEIDAA – si tratta di una novità importante perché il microchip è l’unico dispositivo a disposizione per il riconoscimento pressoché immediato dell’animale. Non solo, è anche l’unica modalità certa per provare di essere il proprietario del cane o del gatto”.

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