Politica

Seveso, rimandato di tre giorni il consiglio sui sottopassi

Il consiglio comunale di lunedì è stato rimandato a questa sera su richiesta di Butti: ai consiglieri non era stato fornito il materiale per poter prendere una decisione.

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Chi di cavillo ferisce, di cavillo (forse) perisce. Il consiglio comunale di Seveso dello scorso lunedì 25 novembre si è aperto con la protesta formale della consigliera del Pd Anita Argiuolo, che in merito ha intenzione di rivolgere un esposto al prefetto, per la decisione del sindaco Luca Allievi (Lega) di negare il consiglio comunale aperto richiesto dalla stessa Argiuolo insieme a Ersilia Cappelletti (Pd), Paolo Butti (liste civiche) e Antonio Cantore (M5S). Allievi, che per regolamento sarebbe stato tenuto a concedere quanto richiesto da un quinto dei consiglieri comunali, si è però appellato al fatto che la richiesta gli sarebbe pervenuta incompleta, priva della relazione sull’argomento da trattare. Nel corso della seduta di lunedì scorso, però, è stato Paolo Butti ad appellarsi a un vizio formale per far, se non saltare, quantomeno slittare di qualche giorno l’approvazione del progetto di fattibilità per il posto di movimento di stazione di Seveso Baruccana. «Il materiale inerente al progetto non è stato messo a disposizione di tutti i consiglieri – ha spiegato Butti contestando la correttezza formale degli atti -, ma è stato fornito solo a chi, come me, lo ha richiesto espressamente». Per l’ex sindaco si sarebbe trattato, quindi, di far votare senza fornire gli strumenti adeguati a prendere una decisione.

Il consiglio comunale sevesino tornerà quindi a incontrarsi oggi, giovedì 28 novembre, sempre presso la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, a partire dalle 19.30. Unico punto all’ordine del giorno, l’indizione della conferenza dei servizi preliminare per la valutazione e approvazione del progetto di fattibilità che prevedrebbe il raddoppio dei binari nella stazione di Seveso Baruccana per risolvere, o almeno provare a rispondere, ai ritardi cronici della linea Saronno-Seregno, che per 7 km è a binario unico. Come spiegato dall’ingegner Mariani di FerrovieNord, presente all’incontro, «Baruccana è a metà strada di questo binario singolo: dotandola di un binario di precedenza riusciamo a garantire una possibilità di incrocio ai treni e a dimezzare il ritardo».

I tecnici di Nord Ing e FerrovieNord hanno poi presentato i progetti dei nuovi sottopassi e sovrappassi, e i vantaggi del già approvato raddoppio dei binari «Con 60.000 spostamenti al giorno, secondo un dato del 2016, Seveso costituisce il nodo più importante della linea dopo Bovisa – ha spiegato l’ingegner Mariani -. A oggi il numero di treni che transita per Seveso è un problema: è impossibile l’ingresso in stazione in contemporanea dei treni da e per Milano, men che meno quello di treni da Camnago e Meda. Il quarto binario risolverà il problema e il servizio avrà maggiore regolarità: aumentando l’affidabilità del nodo i tempi di chiusura al passaggio a livello diminuiranno, e potremo inoltre anche riportare la linea S2 a Meda (ora la partenza è quasi sempre da Seveso, ndr)».

Il sottopasso Sud

Al confine con Cesano, in via Como, è il progetto più articolato e, a oggi, il più avanti nell’iter di realizzazione: passerà sotto la ferrovia, sarà dotato di passaggi ciclopedonali e di un attraversamento pedonale più o meno in corrispondenza del vecchio passaggio a livello, mentre nelle aree disponibili nei dintorni sarà portato avanti un «tentativo di mitigazione ambientale».

Il sottopasso di via Montello

Sarà un sottopasso veicolare aperto anche agli autobus, come richiesto da Regione Lombardia, e quindi percorribile anche da mezzi veicolari pesanti, secondo Mariani una soluzione preferibile a quella ventilata dalla scorsa amministrazione, che aveva ipotizzato un sottopasso in via Manzoni, dove però l’altezza sarebbe stata ridotta (2,80 m: secondo Mariani, insufficienti per il passaggio di un’ambulanza). Il sottopasso porterà con sé non solo la chiusura del passaggio a livello, ma anche quella della strada: un’eventualità accolta con preoccupazione dall’opposizione ma ottimale per Mariani, che reputa i passaggi a livello «pericolosi»

I sovrappassi di via Montello e via Corridoni

Continuano a non convincere molti cittadini, ma i sovrappassi, rigorosamente ciclopedonali, sono considerati dai tecnici di FerrovieNord un’alternativa più sicura dei sottopassi. «Per quanto videosorvegliati e illuminati, i sottopassi presentano più problematiche. Li doteremo di ascensori e di una rampa per arrivare direttamente alla banchina centrale della stazione». Peccato che il vicino sovrappasso di Cesano, dove passa la linea S9, sia l’esempio perfetto di un luogo insicuro, abbandonato a se stesso e degradato. Secondo l’ormai extra consiliare lista civica Sevesoviva, che però sulla questione è tornata a esprimersi con molta fermezza, sarà «un carcere a vita firmato Lega».

Resta da capire quanto la maggioranza riuscirà a convincere gli scettici della bontà dei suoi progetti… o viceversa.

 

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