Sport

Intervista a Caterina Vacchi, “donna di ferro” del Monza Marathon Team

Caterina, che nella vita di tutti i giorni è una affermata dirigente, è la seconda donna entrata a far parte del Monza Marathon Team. 

Caterina Vacchi Monza Marathon Team Ironman Switzerland 7

Caterina Vacchi, di origine ferrarese e monzese d’adozione, è una forza della natura. Passione, dedizione e tanta grinta: sono queste le caratteristiche che l’hanno condotta fino al traguardo di una vera impresa titanica, l'”Ironman Switzerland“, il 21 luglio a Zurigo.

Non una gara come le altre, bensì un triathlon con oltre 2mila partecipanti3,8 km di nuoto, 180 km in sella alla bicicletta e poi un’intera maratona: la storica manifestazione è giunta quest’anno alla sua 23esima edizione.

Caterina, che nella vita di tutti i giorni è una affermata dirigente (produttore esecutivo di cartoni animati, tra cui il famosissimo Geronimo Stilton), è la seconda donna del Monza Marathon Team a compiere questa impresa, ovvero diventare un’Ironman. La prima l’anno scorso è stata Anna Monzani.
Caterina, oltre ad essere un’affermata manager e una grande sportiva, è anche una blogger con migliaia di persone che la seguono. Il suo sito è mytriathloninstyle.com .

E’ sempre stata una sportiva, fin da piccola ha praticato pallavolo. “Essendo abituata agli sport di squadra, avevo una vera e propria avversione per le discipline di resistenza” ci spiega Caterina. “La passione è nata grazie a mio marito, Simone Centemero, che di triathlon nella vita ne ha fatti innumerevoli“.

E così, da ben 14 anni, ha scoperto l’amore per queste grandi imprese. “Avrei voluto partecipare alla competizione anche nel 2018, ma ho dovuto rinunciare a causa di un infortunio alla spalla”.

Nel raccontarci la sua esperienza all’Ironman Switzerland è ancora emozionata: “Zurigo per me ha avuto un significato particolare perchè è la città dove anni fa ha debuttato mio marito. Una esperienza legata al mio matrimonio, fu in quell’occasione che mi chiese di sposarlo, che ho vissuto al suo fianco quando lui, in veste di supporter, mi ha seguita passo dopo passo nel percorso in bicicletta”.

Le due ruote sono la sua grande passione, mentre la corsa è la disciplina che le regala le migliori prestazioni. Il nuoto, invece, è croce e delizia. “Percorrere i 3,8 km a nuoto ha rappresentato un grosso scoglio. Dal punto di vista psicologico non è semplice gareggiare in acque libere con 2mila persone. E’ stata dura ma ho avuto la grande soddisfazione di superare questo mio limite”. Caterina ha terminato la propria gara con il tempo complessivo di 13:34:11.

Lavorando 12 ore al giorno, Caterina si allena la mattina molto presto. D’estate, in inverno, 6 giorni su sette. “Sono seguita da un allenatore che programma meticolosamente la mia settimana di esercizi e allenamenti”.

Tra i prossimi appuntamenti sportivi?. “Tra 15 giorni l’Olimpico di Embrun. Sarà un’altra bella sfida: il percorso dato il forte dislivello sarà molto complicato”.

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