Attualità

Targa falsificata con lo scotch: presi a Cesano i “re” delle auto rubate

A casa dei due sono stati trovati pezzi di macchine e targhe di mezzi rubati e già oggetto di ricettazione

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Un pezzetto di scotch nero, utilizzato per trasformare una “F” in un “E”: pensavano così di farla franca, falsificando la targa di un’auto rubata, ma i Carabinieri li hanno smascherati. Nei guai sono finiti un 55enne di Cesano Maderno e un 66enne della provincia di Bergamo, arrestati a Cesano per riciclaggio e ricettazione di autovetture.

Nel pomeriggio di venerdì 15 marzo, i militari erano impegnati in un servizio di pattuglia per le vie di Cesano, quando hanno notato una Fiat Panda parcheggiata, con all’interno i due uomini già a loro noti per avere, in passato, adottato condotte illecite nella gestione di veicoli. Insospettiti, hanno proceduto ad un controllo accurato sulla provenienza del veicolo.

Dai primi riscontri è subito emersa qualche anomalia: la targa controllata, infatti, corrispondeva a un mezzo diverso. Così, osservando meglio, gli uomini dell’Arma si sono resi conto che i due avevano ben pensato di trasformare una “F” in “E”, apponendo un frammento di nastro nero; ripristinata la lettera, hanno scoperto che l’automobile era stata rubata a Villasanta, nel dicembre del 2018.

Perquisiti, uno dei due soggetti è stato trovato in possesso delle chiavi di un’Audi A3 che, ritrovata nelle vicinanze e sottoposta anch’essa ai dovuti controlli, è risultata oggetto di un altro furto, denunciato a Bollate a febbraio.

Tutto ciò ha indotto i militari ad approfondire il controllo presso l’abitazione e la ditta cesanese di cui uno dei due è titolare; nel corso della perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto due “jammer”, disturbatori di frequenze utilizzati per rendere impossibile il rintraccio e la localizzazione dei veicoli rubati, e numerose componenti di altre auto, nonché targhe di mezzi rubati in precedenza e già oggetto di ricettazione.

Sulla scorta degli accertamenti svolti, i due uomini sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Monza.

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