Attualità

Arcore, aggredita per il notiziario comunale: presa per i capelli e schiaffeggiata

Vittima una donna di 40 anni, aggredita sotto casa alle 17 di un venerdì pomeriggio: ecco il suo racconto.

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Aggredita in pieno giorno, da un uomo che stava distribuendo l’ultimo numero del notiziario comunale. Il motivo? Aver chiesto di non inserire il giornale nella cassetta della posta, ma di metterlo in quello della pubblicità condominiale.

Vittima del brutto episodio Diana Pedata, una 40enne residente in largo Carlo Arienti ad Arcore, che ha raccontato di essere stata schiaffeggiata intorno alle 17 di venerdì 1 marzo davanti al portone del palazzo.

«Stavo rientrando dal lavoro – spiega la donna – Mi sono avvicinata al portone e ho suonato il citofono. Nel mentre, è sopraggiunto un uomo di colore: trascinava un carrello pieno di numeri di “Arcore per te”. Mi ha chiesto di entrare, per poter inserire il giornalino nelle cassette della posta. Ho risposto che preferivamo che li mettesse nella cassetta della pubblicità, che si trova all’esterno. In quel momento, il mio compagno ha aperto il portone e l’uomo mi si è scagliato contro per entrare, nonostante gli avessi chiesto di non farlo. Così l’ho fermato, richiudendo per impedirgli di accedere alle scale. A quel punto, ha iniziato a schiaffeggiarmi. Mi ha afferrato per i capelli e mi ha spinto la fronte contro il vetro del portone. Per fortuna il mio compagno ha visto la scena dal video-citofono, è corso giù e l’ha allontanato con uno spintone».

Subito i due hanno allertato i Carabinieri di Arcore, che sono arrivati sul posto. «Nel frattempo si era allontanato e stava proseguendo a distribuire il notiziario come nulla fosse – continua Diana – Ma i Carabinieri l’hanno fermato. Non ha dimostrato il minimo pentimento, è rimasto spavaldo e continuava a dire che la colpa era nostra che siamo razzisti e che ci siamo comportati in quel modo perché lui è “nero”».

Un brutto episodio per cui Diana ora ha intenzione di sporgere querela. «Ho 40 anni e tutto sommato sono riuscita a difendermi – conclude – ma se fosse capitato a una persona anziana? Vivo con una signora di 76 anni e nel palazzo ce ne è un’altra di 80: se ci fossero state loro al mio posto? Ringrazio i Carabinieri per la loro efficienza e tempestività: la questione non deve assolutamente passare sotto silenzio, sono un avvocato e presenterò querela perché la giustizia faccia il suo corso».

Non è mancata la reazione del sindaco Rosalba Colombo che ha affermato: “Gli informatori comunali sono nominali e quindi andrebbero inseriti nelle caselle delle posta, ma esprimo assoluto sostegno e solidarietà alla signora. Nel frattempo farò immediata segnalazione alla società che distribuisce . Come mia abitudine, sarò dura contro chi viola regole e diritti”.

 

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