Salute

Indagine Doxa, tumori: in 8 casi su 10 c’è un uomo in sostegno della donna che combatte

Lo studio “Il ruolo del caregiver maschile durante il periodo di cura oncologica femminile” ha coinvolto 422 donne sul territorio nazionale.

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C’è, nell’85% dei casi, un grande uomo dietro a ogni grande donna che affronta, suo malgrado, una prova tanto delicata quanto drammatica come la malattia oncologica. Mariti, figli, fratelli, conviventi. Uno stuolo di uomini che, in otto casi su dieci, sostengono e affrontano insieme alla sorella, alla moglie alla figlia le difficili situazioni legati alla cura, alla diagnosi e alla vita quotidiana che il tumore porta con se. È il dato che emerge dall’indagine Doxa “Il ruolo del caregiver maschile durante il periodo di cura oncologica femminile” promossa da Salute Donna Onlus e Salute Uomo Onlus con il patrocinio di Fondazione AIOM e CIPOMO e il contributo di Amgen.

Lo studio ha esplorato il modo in cui le pazienti affette da tumore vivono o hanno vissuto questa delicata fase della loro vita e quali sono le persone che le hanno assistite e su cui hanno potuto fare maggiore affidamento, focalizzando l’attenzione sul caregiver maschile.

La ricerca ha coinvolto 422 pazienti oncologiche afferenti a 11 Centri distribuiti su tutto il territorio nazionale. Metà del campione dell’indagine ha ricevuto una diagnosi di tumore negli ultimi due anni; trattandosi di popolazione femminile, prevale come numerosità il cancro della mammella (63%), mentre il restante 37% delle donne è affetto da altre neoplasie. La maggior parte delle donne del campione ha un’età media di 56 anni.

Il risultato è stato positivo e ha smentito lo stereotipo dell’uomo in fuga di fronte al tumore che colpisce la donna.

La figura maschile è, infatti, una costante nel racconto delle donne, una presenza che cresce nei vari momenti del percorso oncologico: supera il 64,5% al momento della prima diagnosi, sfiora il 92,5% il giorno del primo intervento per incrementarsi ancora, superando il 93,5%, il giorno del secondo intervento.

“Il dato più bello e interessante, che non ci ha sorpreso più di tanto -dichiara Annamaria Mancuso, Presidente Salute Donna Onlus – è la presenza costante di un caregiver maschile durante il percorso diagnostico-terapeutico della paziente, che proprio da questo sostegno trae più forza nell’affrontare la malattia e i trattamenti. Nella dura battaglia contro il cancro femminile vince ancora, almeno nel nostro Paese, la famiglia“.

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