Economia

Macherio, arrivano i mobili in affitto: la sharing economy dello studio Apeiron

Il progetto #AfforTable lanciato da uno studio di architetti di Macherio consente di affittare tavoli eco-friendly per un euro al giorno.

#AfforTable - Dario Brivio e Francesco Cazzaniga (2)

La sharing economy dei mobili dagli Stati Uniti approda nel cuore della Brianza. A Macherio, lo Studio Apeiron, gestito da Dario Brivio (scultore) e Francesco Cazzaniga (architetto), azienda di design made in Italy con una forte impronta eco-friendly, ha deciso di mettere in affitto i propri tavoli in legno massello a 1 euro soltanto al giorno.

L’obiettivo della campagna #AfforTable è duplice: da un lato permettere a tutti di avere in casa un prodotto di alto artigianato italiano, dall’altro porge ancora una volta la mano alla natura. Dario e Francesco ammettono di non essersi ispirati al trend americano ormai in voga da anni, bensì di averlo scoperto a posteriori.

Il mondo sta cambiando e con esso il concetto di proprietà, soprattutto per le nuove generazioni. La condivisione oggi non riguarda più soltanto la musica, il film, le auto, ora è anche dei mobili. L’idea sembra vincente, MBNews ha scambiato quattro chiacchiere con Francesco Cazzaniga per sapere tutto sul progetto #AfforTable.

Studio Apeiron Macherio

Com’è nata l’idea dei mobili in affitto?

‘Tutto è partito in un pomeriggio qualunque – ci racconta Francesco Cazzaniga, professione architetto – io e il mio socio abbiamo iniziato a pensare: ci sarà qualcuno disposto a prendere un tavolo dei nostri per un euro al giorno?’.

Non si tratta di tavoli qualunque, quelli prodotti dallo Studio Apeiron sono eco-sostenibili, realizzati con materiali di pregio naturali e riciclabili. Sono un ottimo esempio di artigianato made in Italy.

‘Così abbiamo iniziato a sondare il terreno, chiedendo ad amici e conoscenti cosa pensassero della nostra idea e devo dire che abbiamo ottenuto molti riscontri positivi. Il fatto che questo sia un trend che negli Stati Uniti è già piuttosto diffuso, in realtà noi lo abbiamo scoperto dopo. Approfondendo l’argomento ci siamo accorti che in diverse interviste i Millenials hanno dichiarato di non voler più acquistare mobili, preferiscono poter usufruire di oggetti itineranti’.

Questo nuovo trend della sharing economy va quindi incontro alle esigenze delle nuove generazioni e nel contempo è estremamente utile per la natura e la sua sostenibilità. ‘Quest’ultimo aspetto peraltro, fa parte della nostra quotidiana ricerca come professionisti. Nel nostro lavoro prestiamo la massima attenzione alla sostenibilità dei nostri progetti, possiamo dire che in tanti anni di attività abbiamo creato una vera e propria filiera del legno a chilometri zero. Il progetto #Affortable è il nostro fiore all’occhiello’.

Francesco Cazzaniga è un architetto, mentre il suo socio Dario Brivio è uno scultore, entrambi sono grandi appassionati della natura e della vita all’aria aperta.

‘Per poter arrivare alla realizzazione di questo ambizioso progetto abbiamo dovuto impiegare forze e denaro. Ma sappiamo bene che per fare ciò che si ama, bisogna sempre impegnarsi al massimo’.

Quali prodotti saranno affittabili?

‘Partiremo con 4 tipologie di tavoli in cedro del Libano, perché è un legno che riusciamo a recuperare in grandi quantità dai disboscamenti programmati e in caso di piante malate. Noi siamo sempre in contatto con gli agronomi che in questi casi ci avvertono. L’intero processo che porta alla creazione di un tavolo è piuttosto articolato e lungo. Funziona sinteticamente così: partiamo col recupero delle piante dopo l’abbattimento, poi le portiamo in segheria dove vengono sezionate in assi e quindi lasciate stagionare. Quando il legno è pronto viene portato in laboratorio dove viene lavorato. Utilizziamo esclusivamente materiali naturali come olii, cere d’api o finiture che abbiamo studiato noi negli anni, ad esempio la finitura al fuoco o con gli ossidi minerali o ancora con pigmenti naturali che modificano integralmente il colore del legno’.

‘Al momento sono disponibili in affitto 4 finiture di legno differenti: Black, MagmaPittorico e Natural. Due le misure: 60x160x74 cm o 80x180x74 cm. All’asse di legno vengono abbinate 4 diverse tipologie di gambe di ferro, altro materiale riciclabile. Le persone potranno quindi scegliere liberamente come comporre il proprio tavolo’.

Come funzionerà l’affitto?

‘Il processo di affitto partirà da una landing page creata ad hoc: www.afforTable.it. Il cliente, dopo aver scelto la composizione che predilige, firmerà un contratto della durata minima di 4 mesi. Scaduto tale termine, potrà riconfermare l’affitto, scegliere una nuova composizione, oppure restituire il tavolo. Dopo un anno e mezzo o due, dobbiamo ancora stabilirlo, potrà riscattarlo. Il tavolo verrà spedito direttamente al domicilio indicato dal cliente insieme a un kit di riparazione, contenente olio e cera naturale per la manutenzione, nonché carta vetrata e un panno per stendere i prodotti. Nei costi di trasporto e montaggio è possibile attivare un’assicurazione che copre il tragitto di consegna fino a casa del cliente’.

Quale fasce di clienti intendete intercettare?

‘Sicuramente i giovani sembrano essere attualmente i più interessati a questa tipologia di iniziative, tuttavia il nostro obiettivo è quello di raggiungere anche le fasce più mature, soprattutto in considerazione del fatto che ridurre i consumi sarà sempre maggiormente una necessità per tutti. Prendere coscienza dell’importanza dell’eco-sostenbilità è un’emergenza attuale’.

‘I nostri tavoli oltre a girare di casa in casa, come già detto, sono interamente riciclabili. Alla fine di tutto il processo calcoliamo la Co2 consumata e tramite delle associazioni ambientaliste locali andiamo a riforestare. Ci rivolgiamo a loro per sapere se hanno delle aree dismesse e andiamo a piantare nuovi alberi’.

Un perfetto esempio di economia circolare nel cuore di quella Brianza che non smette di reinventarsi.

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