Ecco il 2019 secondo la Cgil MB: “Sarà un anno difficile, ma siamo pronti a nuove sfide”

3 gennaio 2019 | 05:55
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Ecco il 2019 secondo la Cgil MB: “Sarà un anno difficile, ma siamo pronti a nuove sfide”

Angela Mondellini, prima donna segretario del sindacato di via Premuda, spiega come sarà il 2019 economico e produttivo del nostro territorio. E fa un bilancio del 2018 appena finito.

Angela Mondellini è da poco più di due mesi la prima donna alla guida della Cgil Monza e Brianza e dei suoi 72mila iscritti (leggi l’articolo), ma ha le idee già ben chiare su quello che dovrà fare nell’anno appena cominciato. E sul ruolo che il suo sindacato potrà avere nell’affrontare, in un 2019 con attese al ribasso, le sfide all’orizzonte nel mercato del lavoro.

Dalle crisi aziendali in settori come il tessile, strategico per il nostro territorio, a delicati passaggi societari, come nel caso della Candy. Dai rinnovi contrattuali, a partire dal pubblico impiego, al contrasto alla manovra economica dell’attuale Governo giallo-verde “priva di politiche industriali – afferma Mondellini in quest’intervista ad MBNews – caratterizzata ancora una volta da un segno depressivo”. La Cgil Monza e Brianza si sta preparando a fare i conti con tutto questo. Anche perché è un sindacato in crescita e protagonista di un’intensa attività. Come testimoniano le oltre 32mila pratiche e le 7.600 procedure concorsuali aperte nel 2018. Oltre alle 3mila vertenze.

È la prima donna alla guida della Cgil MB. Come sta vivendo l’inizio del suo mandato che arriva dopo 7 anni di gestione Laini?

Ho ricevuto da Maurizio Laini un testimone importante. Abbiamo costruito un percorso di attività in una logica di continuità con la precedente gestione, non dimenticando però la necessità di continuo rinnovamento per saper interpretare al meglio le nuove sfide del lavoro in trasformazione. Essendo la prima donna a guidare la Cgil di Monza e Brianza non mancherà una attenzione sempre crescente alle “differenze di genere” e un costante impegno per far crescere i diritti delle donne che lavorano e si impegnano per contribuire attivamente al miglioramento della società.

La sua squadra avrà una forte componente femminile?

Molte importanti categorie della nostra Camera del lavoro sono guidate da donne. Anche il segretario organizzativo, Eliana Schiadà, è una giovane donna impegnata da anni nel sindacato e nella lotta per tutelare e riaffermare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

La Cgil MB è molto attiva anche su tematiche attuali come la Gig economy, quella dei cosiddetti ‘lavoretti’, quasi sempre on demand e privi di tutele (vedi qui). A settembre avete inaugurato Officina Giovani, uno spazio di coworking destinato a giovani under 35 che hanno bisogno di formazione e orientamento al lavoro (ecco la news). Quali sono i numeri che hanno caratterizzato il vostro 2018?

I dati del 2018 ci confermano un trend in crescita per la Cgil di Monza e Brianza. Il Patronato Inca-Cgil chiude il 2018 con 32.106 pratiche, con un +9% rispetto al 2017. Molto significativo anche il dato dell’Ufficio Procedure Concorsuali, che al 30 giugno 2018 ha aperto 7.602 pratiche individuali inerenti fallimenti di società, concordati preventivi e amministrazioni straordinarie.

Malgrado il fallimento delle aziende con attività prevalente sul territorio provinciale possa essere dichiarato anche da un diverso tribunale, quello di Monza si attesta al secondo posto in Lombardia per le procedure fallimentari. Questo la dice lunga sull’impatto che la crisi ha avuto sul sistema economico brianzolo. In crescita anche il dato delle vertenze. Nel 2018 sono oltre 3.000 le pratiche aperte dall’apposito Ufficio della Cgil di Monza e Brianza.

Il 2018 ha segnato i 10 anni dall’inizio della crisi economica e finanziaria. Come ci è arrivato il territorio di Monza e Brianza?

Dieci anni di crisi economica hanno trasformato il nostro territorio. Molte aziende storiche sono scomparse e altre si sono dovute ridimensionare e ristrutturare. Il nostro prezioso distretto dell’High tech del Vimercatese, la Silicon Valley italiana, ha perso diversi elementi importanti. Questo ci preoccupa molto nell’ottica di continuare a scommettere sulla vocazione alla ricerca e sull’innovazione del nostro territorio.

Quest’anno è stato in leggera crescita, soprattutto per le aziende che hanno puntato all’export e alla internazionalizzazione. Esempio ne sono le bullonerie Agrati, Fontana, OeB Brugola. Il settore della grande distribuzione sta attraversando momenti di difficoltà, a favore del commercio online e con il proliferare dei magazzini della logistica.

Tra i settori che hanno subito maggiori perdite ci sono le costruzioni e il tessile. Quali sono le situazioni più critiche di cui vi state occupando?

Il tessile è stato uno dei fiori all’occhiello della Brianza. Oggi la gran parte della produzione del settore viene fatta dall’altro capo del mondo perché si sceglie di massimizzare solo il profitto. Sul territorio rimangono le crisi aperte. Eppure, le competenze e le capacità per far rientrare le eccellenze nel nostro paese e nel territorio ci sono in abbondanza.

La situazione più critica per la dimensione del possibile impatto occupazionale rimane la metalmeccanica Candy, ormai passata nelle mani del colosso cinese Haier. Dal secondo trimestre 2019 la famiglia Fumagalli lascerà anche la guida della multinazionale del bianco. Vedremo se il piano industriale sarà positivo per lo stabilimento di Brugherio e valuteremo le intenzioni della nuova proprietà.

Da cosa può partire la rinascita dell’economia e lo sviluppo del nostro territorio?

L’hi-tech, il legno-arredo, la meccanica integrata e il farmaceutico sono  settori strategici per noi. In Brianza si sono costruite filiere di qualità, innovando i processi produttivi attraverso le nuove tecnologie, quali la robotica e l’informatizzazione. Purtroppo la manovra economica dell’attuale Governo è assolutamente priva di politiche industriali ed ha ancora una volta un segno depressivo, soprattutto verso i consumi interni e per il blocco delle rivalutazioni delle pensioni, per noi inaccettabile. Lo stesso dicasi per l’aumento possibile dell’iva.

Che 2019 aspetta Monza e la Brianza? Quali le sfide principali che attendono la Cgil MB?

Purtroppo le stime degli analisti economici e finanziari danno tutti gli indicatori al ribasso per il 2019. Il nuovo anno si apre anche con diversi rinnovi contrattuali da fare, in primis il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, sul quale il Governo giallo verde non ha stanziato alcuna risorsa. In Brianza i sindacati unitariamente sono pronti alla mobilitazione. I pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno appena protestato contro la manovra. Proseguiranno altre categorie, per primi i metalmeccanici.

Non possiamo fare sconti a questo Governo che ha fatto tante promesse, continua a produrre danni e non favorisce la ripresa e lo sviluppo. A fine Gennaio 2019 a Bari il Congresso nazionale della Cgil eleggerà il nuovo Segretario generale che prenderà il posto di Susanna Camusso. Il nostro congresso, partito a giugno, è stato un ottimo esercizio di democrazia e un momento di grande approfondimento e dibattito anche nel nostro territorio.