Salute

Istituti Clinici Zucchi: il dottor Andrea Formiga a capo di CIBO per combattere l’obesità con tecniche all’avanguardia

Non solo un problema estetico, l'obesità è una malattia che nasconde molte altre problematiche più profonde. Questo medico chirurgo conosce tecniche all'avanguardia per combatterla, tecniche che porta anche all'estero.

Andrea Formiga Zucchi

Combattere l’obesità è un lavoro di squadra e lo sa bene il dottor Andrea Formiga che è a capo di C.I.B.O, il Centro Interdisciplinare Bariatria e Obesità, fiore all’occhiello degli Istituti Clinici Zucchi Gruppo San Donato di Monza dal 1° gennaio 2016: un medico chirurgo, una dietista, un’endocrinologa e uno psicologo. Questo è il team guidato da Formiga che ha un unico obiettivo: quello di analizzare sotto vari aspetti e varie professionalità il paziente che si presenta all’ambulatorio di chirurgia bariatrica degli Istituti Clinici Zucchi, uno scrupoloso iter di visite e controlli medici per offrire il trattamento più adeguato. Un team di successo che in solo due anni ha accolto ben ottocento pazienti e ne ha operati trecento.

Ma quando si parla di obesità, parliamo solo ed esclusivamente di un problema estetico legato ad un rapporto sbagliato con il cibo? Assolutamente no, un falso mito da sfatare: le principali cause dell’obesità, nel 90 per cento dei casi, è da collegarsi a stress mentali.

“L’estetica è solo la punta dell’iceberg – spiega il dottor Andrea Formiga – dietro questa problematica non c’è solo un rapporto sbagliato con il cibo, ma il paziente affetto da grassezza eccessiva potrebbe nascondere stress mentali come traumi, ansie, paure, frustrazioni o tensioni e le conseguenze dell’obesità non sono solo “esterne”, cioè estetiche, ma anche e soprattutto interne: problemi cardiovascolari, diabete, ipertensione e molto altro. Ecco perché i nostri pazienti sono seguiti da un team multidisciplinare, perché vogliamo offrire un’assistenza completa e per farlo dobbiamo sempre conoscere la storia dei nostri pazienti: la chirurgia non sempre è la scelta più opportuna. Se ad esempio, un paziente è affetto da obesità grave per colpa di un trauma avuto in passato, operarlo senza affrontare prima questa problematica, non avrebbe alcun senso”.

Un team multidisciplinare per ridare “nuova vita” ai pazienti affetti da obesità grave

L’obesità è una patologia cronica in progressivo aumento in tutto il mondo. Oggi, in Italia, vengono eseguiti ogni anno circa 15mila interventi, di cui circa 5mila sono a carico del Gruppo Ospedaliero San Donato. Insomma, il 44% della popolazione italiana è sovrappeso, e il problema obesità si sta spostando drammaticamente nelle fasce d’età più giovani, ovvero negli adolescenti che diventeranno, se non curati adeguatamente e tempestivamente, gli obesi gravi del futuro. Proprio per questo motivo, per far fronte alla crescita costante di questa patologia, sono state messe a punto innovative tecniche di intervento: oltre alle più comuni tipologie di chirurgia bariatrica, cioè dell’obesità, come il bendaggio gastrico, la sleeve gastrectomy e il bypass gastrico, il dottor Andrea Formiga è pioniere in Italia nelle tecniche mini-invasive dell’Endobarrier e della gastroplastica per via endoscopica e gli Istituti Clinici Zucchi sono il primo centro in Italia ad offrire ai pazienti questi tipi di intervento. Non solo. E’ il migliore in Europa tanto che il dottor Andrea Formiga, che dal 27 luglio 2018 è diventato professore a contratto della scuola di specialità delle malattie dell’apparato digerente presso Università San Raffaele, esegue tutoraggi all’estero per portare e far conoscere le nostre tecniche all’avanguardia nel resto del mondo.

“Il sistema Endobarrier in sostanza è un involucro di 60 centimetri che viene inserito endoscopicamente, e sotto sedazione profonda del paziente, nel tratto duodenale e nella prima parte del piccolo intestino – spiega il dottor Andrea Formiga, responsabile dell’unità operativa di chirurgia generale – questo involucro fa sì che il cibo non entri in contatto con le pareti intestinali e quindi inducendo un malassorbimento dello stesso”. Una tecnica, questa, soprattutto adatta per i pazienti che presentano diabete. Ancora più innovativo è sicuramente l’Apollo Overstich, una tecnica endoscopica davvero all’avanguardia: “questo sistema ci permette di dare dei punti di sutura all’interno dello stomaco, utilizzando un gastroscopio particolare – continua Formiga – in pratica, stringiamo lo stomaco creando una plicatura gastrica endoscopica: il volume gastrico si restringe senza però la necessità di dover asportare nessuna parte dello stomaco, cosa che invece avviene nei tradizionali interventi di chirurgia bariatrica”.  Ed è proprio questa l’importanza delle tecniche mini invasive: il paziente viene trattato in maniera più delicata, senza dover “tagliare la pancia” e i rischi sono decisamente inferiori. Non solo, la mini invasività porta anche ad una sostanziale riduzione dei tempi di ricovero e un recupero più veloce: il paziente può tornare in poco tempo a svolgere le proprie attività quotidiane.

 

Quello che mi piace del mio lavoro – commenta il dottor Andrea Formiga – è il fatto di poter regalare una nuova vita ai miei pazienti, in tutti i sensi: spesso, l’obesità grave ha delle conseguenze sulla vita sociale e affettiva delle persone. Avevo in cura un uomo che a causa della patologia aveva perso il lavoro, aveva una situazione matrimoniale in crisi – racconta – dopo l’operazione la sua vita, grazie alla perdita di peso, è ritornata sui giusti binari. Non gli ho dato solo un nuovo aspetto fisico, ma una nuova vita da vivere”.

Il decalogo per prevenire sovrappeso e obesità

L’obesità è una malattia complessa, con aspetti psicologici oltre che fisiologici, e la sua cura richiede varie soluzione integrate tra loro come prevede C.I.B.O, il Centro Interdisciplinare Bariatria e Obesità guidato dal dottor Andrea Formiga. Ma ci sono alcune semplici regole che si possono seguire per scongiurare il pericolo di obesità, dieci sono quelle che suggerisce il medico chirurgo degli Istituti Clinici Zucchi:

    • ogni giorno, dedicare un po’ di tempo ad un’attività fisica, anche semplice, come una passeggiata
    • prendere l’abitudine di mangiare frutta almeno una volta al giorno
    • imparare a consumare pasti completi che includono carboidrati, proteine e verdure nelle giuste quantità
    • bere tanta acqua, almeno due litri al giorno
    • prendere le distanze dal sale, che va usato sì, ma con moderazione
    • dormire bene e almeno per sette ore di fila aiuta il metabolismo
    • regolare la quantità delle porzioni nel piatto: 80 grammi sono più che sufficienti per saziarci
    • mangiare piano e masticare bene: consumare i pasti lentamente, oltre a farci gustare meglio quello che abbiamo nel piatto, aiuta a sentire prima il senso di sazietà
    • se devi scegliere tra un ascensore e una scala, scegli sempre la scala.
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