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Gp di Monza, i ferraristi chiedono una vittoria speciale per Marchionne

Sta per iniziare la settimana più importante per la città di Monza, quella che grazie al Gran Premio d'Italia di Formula 1 la metterà al centro dell'attenzione mediatica mondiale.

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Sta per iniziare la settimana più importante per la città di Monza, quella che grazie al Gran Premio d’Italia di Formula 1 la metterà al centro dell’attenzione mediatica mondiale.

 

 

 

 

 

 

L’edizione di quest’anno sarà anche ricordata come la prima senza Sergio Marchionne amministratore delegato della Fiat (poi diventata Fca) dopo 14 anni, deceduto in una clinica di Zurigo lo scorso 25 luglio. La principale casa automobilistica italiana (anche se ora ufficialmente non lo è più), proprietaria della Ferrari, di cui Marchionne era presidente dal 13 ottobre 2014, ha subito una grave perdita che potrebbe avere dei contraccolpi sulla scuderia del Cavallino rampante, alle prese pure quest’anno con la sfida per i titoli piloti e costruttori con la tedesca Mercedes.

Attualmente, cioè alla vigilia del Gp del Belgio di domenica 26 agosto, il ferrarista di Germania, Sebastian Vettel, segue l’avversario britannico Lewis Hamilton di 24 punti, mentre la scuderia delle Rosse è indietro di 10 punti rispetto alla Mercedes. Con 9 gare ancora da disputare i discorsi per i Mondiali sono decisamente aperti e chissà che la rimonta ferrarista non inizi proprio dalla pista dell’Autodromo nazionale di Monza… Sarebbe il modo migliore per onorare Marchionne, che tra l’altro si era sempre battuto per mantenere il Gp d’Italia a Monza quando si era trattato di rinnovare il contratto con l’ex “patron” della Formula 1, Bernie Ecclestone. “Ricorderò a Ecclestone il valore di Monza” disse nel settembre 2015, durante le trattative per l’ultimo contratto.

E proprio il contratto in scadenza nel 2019 sarà uno degli argomenti più dibattuti tra i politici, gli imprenditori brianzoli e gli operatori del settore automobilistico al prossimo Gp d’Italia. Il triennale firmato nel 2016 prevede l’esborso di 68 milioni di dollari, una somma che è stata messa in bilancio in parte dallo Stato, in parte dalla Regione Lombardia e in parte dall’Automobile Club d’Italia. Ora si sta pensando a come trovare le risorse per il prossimo contratto, che la Sias, la società di proprietà dell’Aci che gestisce (in pesante passivo) il circuito, vuole che duri oltre il 2022, quando l’autodromo di Monza compirà 100 anni. La trattativa sarà coi nuovi “padroni” della Formula 1, gli statunitensi di Liberty Media. Da una parte c’è l’aspetto economico, non di poco conto. Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci, ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport che è stato “chiuso con un forte passivo l’anno scorso e pure il bilancio di quello 2018 non sarà differente; è chiaro che una situazione di questo genere non è sostenibile. L’Aci è pronta a fare la propria parte ma non a qualsiasi condizione”. E poi bisognerà capire le intenzioni dell’attuale Governo, anche se la presenza della Lega fa dormire sonni tranquilli agli “autodromisti”. Perché è chiaro che un Movimento 5 Stelle schierato sul “no” al rinnovo, per compiacere la forte componente ambientalista, farebbe cadere immediatamente l’Esecutivo. Evento che, se si dovesse verificare per altre motivazioni, metterebbe in guai ancora più grossi l’Aci e, di conseguenza, la Sias. È indubbio, invece, che Regione e Comune, ciascuno nelle proprie possibilità, continuino a sostenere senza se e senza ma la presenza del leggendario circuito all’interno del parco di Monza, “motore” del turismo in città.

Quella di quest’anno (31 agosto, 1 e 2 settembre) sarà l’89ª edizione del Gp d’Italia, l’84ª disputata nel capoluogo della Brianza. Il tracciato, lungo 5793 metri, da percorrere 53 volte, conta ben quattro lunghi rettilinei dove le vetture di Formula 1 superano abbondantemente i 330 chilometri orari. Per questo motivo è soprannominato il “tempio della velocità”. I punti di rallentamento principali sono le varianti Goodyear, della Roggia, Ascari e le curve Biassono, prima di Lesmo, seconda di Lesmo, del Serraglio, Parabolica. Il recordman di vittorie è il tedesco Michael Schumacher con ben 5. Tra i costruttori, in testa c’è la Ferrari con 18 successi. Purtroppo anche quest’anno non si vedranno in gara piloti italiani e dunque non ci sarà alcuna possibilità di aggiornare l’ultimo successo tricolore, ormai risalente al lontano 1966 con Ludovico Scarfiotti.

Tutto il programma del Gran premio, come acquistare i biglietti e ogni altra informazione utile la trovate qui.

 

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