Sport

Lo sport al femminile si racconta al Binario 7 nel convegno di UPF

Un appuntamento ricco di ospiti per parlare di donne e attività sportiva. I diritti delle atlete e i valori trasmessi dallo sport al centro del dibattito.

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Lo sport femminile è in crescita costante anche nel nostro Paese, a dimostrarlo i recenti risultati delle atlete azzurre in competizioni internazionali, su tutte l’oro olimpico di Sofia Goggia a Pyongyang. Ma purtroppo le vittorie non bastano, le donne che vivono di attività sportiva, o che sognano di farlo, si ritrovano spesso ad affrontare discriminazioni di genere, meno valorizzate dei colleghi sia in termini di visibilità che di guadagno. Proprio su questi temi: donne, etica e valori nello sport, l’Upf (Universal Peace Federation), nella persona di Carlo Chierico, ha organizzato un convegno all’Urban Center di Monza.


Una mattinata ricca di spunti quella di sabato 24 marzo
, in compagnia della capo redattrice del Giorno Carlotta Morgana. Presenti in sala anche l’assessore allo Sport del Comune di Monza Andrea Arbizzoni e il suo predecessore Silvano Appiani.

“La nostra amministrazione sta continuando a portare avanti quanto è stato fatto da chi è venuto prima di noi – ha commentato Arbizzoni – Lo Sport femminile in Brianza ci regala tante soddisfazioni, ma c’è ancora tanto da fare. È una battaglia culturale da portare avanti giorno per giorno”.

Dalle 9:30 alle 13 si sono susseguiti gli interventi degli invitati. Grande spazio alle testimonianze di donne impegnate nell’attività sportiva come Andrea Belloni, capitana del Fiamma Monza, Miriam Pagani e Marika Ascione del Rugby Monza o come Arjola Dedaj, medaglia d’oro per l’Italia nel salto in lungo cat. T11 ai mondiali paraolimpici di Londra 2017.

Sotto i riflettori anche alcune dirigenti importanti sul panorama brianzolo: Ilaria Conciato, direttrice generale del Vero Volley e Marika Kullmann, consigliere federale FISR e presidente Skating Club Monza. Dagli interventi delle relatrici e delle atlete emerge una situazione tutto sommato positiva, anche se troppo spesso è ancora troppo ampio il divario tra uomini e donne, soprattutto quando in termini di contratti e retribuzione economica. Non si può ancora parlare di parità di genere nel mondo dello sport, nonostante l’emancipazione femminile abbia fatto passi da gigante anche in questo campo, concetti chiaramente sintetizzati anche nelle slide proiettate nel corso del convegno.

Preziosi anche gli interventi della mental coach Aurora Puccio e della  presidente dell’associazione Donne in Movimento Leonarda Cirulli. Prima di loro, le ragazze della ginnastica artistica Forti e Liberi si sono esibite in una dimostrazione a corpo libero, conquistando l’ovazione dei presenti in sala.

Hanno partecipato al dibattito anche la giornalista ed ex atleta Katia TrincaMariza Perucci e Federica Vertemara, istruttrici di baskin (basket inclusivo) presso il Sanfru Basket e Wesam El Husseiny giocatrice del torneo interetnico di pallavolo femminile.

Se l’etica è donna per antonomasia, allora è giusto che anche nel mondo dell’agonismo faccia sentire la propria importanza. I diritti delle atlete vanno salvaguardati e equiparati a quelli dei colleghi uomini, per incentivare l’attività motoria esaltando i valori di uguaglianza presenti da sempre nello sport.

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