Politica

Besana, la Lega Nord chiede il Daspo urbano: “Basta elemosina e più sicurezza”

Troppi questuanti al mercato. La Lega Nord chiede un'ordinanza ma il sindaco Sergio Cazzaniga dice no: "andrebbe contro la costituzione, i problemi sono altri".

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Sostano all’ingresso dei cimiteri besanesi nel tentativo di piazzare qualche fiore ai visitatori oppure in piazza durante il giorno di mercato, nelle zone di parcheggio oppure vicino ai giardini pubblici. E la Lega Nord dice basta a tutti questi richiedenti asilo che disturbano i cittadini e creano problemi alla città e chiedono, quindi, un’ordinanza sindacale che vieti la questua, l’accattonaggio e il bivaccamento negli spazi pubblici.

Una mozione che, secondo il sindaco Sergio Cazzaniga è “totalmente priva di riscontri oggettivi che esaspera quello che viene definito un dilagante senso di insicurezza”. La polemica portata in giunta dai rappresentanti del Carroccio, Emanuele Pozzoli e Alessandro Corbetta, ha infatti riacceso una questione molto sentita a Besana Brianza: quello della sicurezza che, secondo i cittadini, viene sempre meno.

Alcuni attribuiscono il problema alla presenza degli oltre 50 profughi, residenti principalmente in via Moneta, altri invece puntano il dito contro un’amministrazione poco presente e soprattutto poco attenta ai bisogni dei besanesi. “E’ evidente il peggioramento del decoro urbano, del senso di sicurezza e soprattutto del rispetto di luoghi come i cimiteri a causa della presenza di un numero eccessivo di questuanti e venditori abusivi – affermano i rappresentati della Lega Nord – C’è bisogno di una politica proattiva e non limitata al mero acquisto di strumentazioni utili alla polizia locale e alle forze dell’ordine”

sergio-cazzaniga-sindaco-besana-brianzaL’amministrazione guidata da Sergio Cazzaniaga dunque, secondo la Lega, non fa abbastanza e parlano, durante il consiglio comunale, di una “mancanza di volontà” nel rendere Besana una città sicura.

Ma il sindaco, di contro, risponde che il problema di persone che fanno l’elemosina durante il mercato e il problema della sicurezza sono due temi assolutamente distinti: “La questua è stata derubricata da reato e quindi disporre un’ordinanza come ci è stato chiesto sarebbe un atto anticostituzionale – commenta il primo cittadino – dato atto che il fenomeno, soprattutto quando viene svolto in maniera invasiva e pressante può creare obiettivamente dei disagi a fasce deboli della popolazione, l’intervento costante da parte dei vigili urbani nell’allontanare chi può creare un qualche fastidio è più che sufficiente ad affrontare la problematica – continua Cazzaniga – assolutamente incongrua è l’ipotesi di applicare al caso specie interventi come il daspo urbano suggeriti dalle opposizioni, che invece potrebbero essere eventualmente utili per reali problemi di sicurezza”. Come ad esempio gli atti predatori che, come fa sapere il sindaco Sergio Cazzaniga, aumentano notevolmente ora che le ore di luce sono diminuite: “In accordo con i Carabinieri abbiamo messo a disposizione due mini pattuglie che dalle 19 alle 21 controllano diverse aree di Besana  comprendo così una grossa fetta di territorio al fine arginare una problematica più seria, rispetto alla questua al mercato, che è quella dei furti in casa”.  E i numeri, infatti, sembrano dar ragione all’amministrazione corrente: nel 2013, quando al comando di Besana c’erano Lega, Forza Italia e UDC, i delitti predatori ammontavano a 232, diminuiti poi del 6% l’anno successivo (219) con l’amministrazione del centro destra e a scavalco centro sinistra.

Negli ultimi due anni, 2015 e 2016, i delitti predatori sono nuovamente scesi a 155 con una diminuzione del 33%. “Vanno bene le parole – commenta il sindaco – ma i numeri non mentono. Il problema dei furti, sfortunatamente è ancora molto alto ma stiamo lavorando costantemente e continueremo a farlo per eliminarlo del tutto”.

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