
L’assessore Bordonali ha bocciato la proposta di usare il vecchio nosocomio come hub
Regione Lombardia ha detto no all’utilizzo del vecchio ospedale San Gerardo come centro accoglienza profughi. Era nell’aria che la vicenda iniziata nei mesi scorsi in Consiglio comunale con una proposta avanzata dalla giunta Scanagatti finisse così. Il Pirellone ha tuttavia ufficializzato la sua posizione al riguardo con una nota inviata all’amministrazione comunale e presentata lunedì sera durante la fase iniziale dei lavori del Consiglio. Gli 80 profughi presenti in via Asiago, nonostante le proteste dei residenti, rimarranno lì, almeno per il momento.
L’assessore regionale alle Protezione civile, Simona Bordonali, ha spiegato che “sulla base delle informazioni acquisite, non è possibile l’utilizzo della struttura dell’ospedale vecchio per l’accoglienza migranti”. Due i motivi principali. Primo: gli edifici del vecchio nosocomio sono messi male e avrebbero bisogno di un profondo intervento di manutenzione. Secondo: gli immobili sono oggetti di procedura di alienazione per finanziare in quota parte la ristrutturazione del nuovo San Gerardo.
Nel frattempo, in Consiglio comunale, Alberto Mariani, consigliere della Lega, ha presentato una richiesta formale al sindaco e alla giunta per organizzare un incontro aperto sul tema. La presenza di profughi in via Asiago è meno massiccia rispetto a qualche mese fa. Il numero di ospite è sceso dai 120 della scorsa estate a 80, molte delle quali sono donne. Il malcontento fra i residenti comunque non accenna affatto a diminuire.