Era il 12 novembre 2014 quando Arcore finiva in buona parte sommersa da un’alluvione. Via Roma, Piazza Pertini, Largo Arienti e molte altre zone del centro hanno subito danni a causa dell’acqua alta. Una parte della frazione della Ca’ era stata fatta evacuare davanti alla minaccia delle acque del Lambro.
Già dal pomeriggio la città era in ginocchio e la pioggia incessante. “Sono bastate poche decine di minuti per far salire il livello dell’acqua. Ricordo ancora come se fosse ieri che, una volta rientrato dal lavoro, la situazione era pessima. Tutti erano alle prese con le acque che allagavano i garage. Ci sono voluti giorni per ripulire tutto”, ha commentato Roberto, un residente di via Umberto I.
Registrato lo stato di allerta intorno alle ore 14.30, erano le ore 15.30 quando il primo cittadino di Arcore Rosalba Colombo ordinava di evacuare le scuole chiamando i genitori prima che i bambini restassero intrappolati negli edifici.
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Indelebile la memoria della giornata per alcuni commercianti come Manuela Assi della Drogheria Centrale di via Umberto I (in foto sopra): “Abbiamo subito molti danni, oltre al negozio si è allagata anche la cantina. Abbiamo perso dei documenti importanti e anche i vini di cui sono rovinate tutte le etichette rendendoli invendibili. Per non parlare del tempo per ripulire tutto!”.
Qualche danno in meno, invece, per Alberto Bestetti del negozio di auto Bestetti di via Casati, nella foto sotto, che ha raccontato: “Siamo stati fortunati perchè si è allagato solo il cortile. Officina e negozio sono rimasti salvi per qualche centimetro, ma nel piazzale c’erano 8 centimetri d’acqua. Abbiamo finito di rimuovere il fango solo dopo tre giorni!”.
“Arcore non si allagherà più!”, queste le parole del primo cittadino Rosalba Colombo che, nel dicembre 2015, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai cittadini. I lavori di regimazione, costati 768.654,06 euro, prevedevano tre interventi principali che hanno evitato l’allagamento delle strade comunali: la vasca di Val Fazzola, le due vasche della Tenaris e area d’accumulo di via Monte Bianco-via Gran Sasso. E così è stato. (Clicca qui per tutti i dettagli sui lavori)
Grazie alle vasche volano costruite con la collaborazione di BrianzAcque e del comune di Lesmo, oltre alla famiglia Spinelli che ha prestato una parte del terreno, Arcore è rimasta asciutta.
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