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Monza-Virtus Bolzano 0-0. I biancorossi perdono la vetta

Due punti gettati alle ortiche: il Monza domina in lungo e in largo la Virtus Bolzano, fallendo anche un rigore, ma non riesce a segnare quella rete che l’avrebbe fatto rimanere in testa alla classifica.

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Due punti gettati alle ortiche: il Monza domina in lungo e in largo la Virtus Bolzano, fallendo anche un rigore, ma non riesce a segnare quella rete che l’avrebbe fatto rimanere in testa alla classifica assieme alla Pergolettese. Dopo lo 0-0 di oggi insegue i cremaschi a 2 lunghezze in compagnia del Ciliverghe Mazzano e del Seregno.

 

I biancorossi allenati da Marco Zaffaroni hanno costruito tante belle trame di gioco però non sono stati bravi nel concretizzarle: senza il giusto cinismo, e aggiungeremmo senza un centravanti potente, sarà difficile superare la concorrenza. Se non si è stati in grado di battere la Virtus Bolzano, reduce da due sconfitte di cui una per 4-0, come si può pensare di battere la forte Pro Patria a Busto Arsizio domenica prossima alle ore 15? Perché a questo punto vincere sarà obbligatorio per non perdere ulteriore terreno dalla vetta: forse qualcuno si è dimenticato che arrivare secondi è come arrivare quintultimi? L’altroieri si è chiuso anche il mercato estivo per le società dilettantistiche: il Monza non ha messo a segno alcun botto di fine campagna acquisti. Se ne riparlerà alla riapertura del mercato il prossimo 1 dicembre. Curiosità: non tutti i giocatori non confermati della passata (infelice) stagione hanno trovato un nuovo ingaggio; tra questi c’è anche Andrea Ientile, rientrato per fine prestito dal Ponte San Pietro-Isola, mentre Christian Spampatti, l’altro elemento prestato lo scorso dicembre, al Borgosesia, si è accasato al Cavenago Fanfulla.

 

Oggi Zaffaroni ha sposato, giustamente, il motto che “squadra che vince non si cambia”: dunque è stato confermato l’“undici” che una settimana prima aveva battuto per 2-0 al Brianteo il Darfo Boario. Luca Lomi, tecnico della neopromossa Virtus Bolzano, nata un anno fa dalla fusione, anche nei colori, dei biancorossi del Bolzano 1996 con i concittadini biancoverdi della Virtus Don Bosco, non ha potuto disporre dei trequartisti Majdi e Coulibaly, infortunati, anche se il senegalese è andato in panchina ma solo per onor di firma;  inoltre è ancora in attesa del transfer del centrocampista senegalese Diakhatè. Obiettivo della Virtus Bolzano è quello di tornare a essere il primo club del capoluogo altoatesino, titolo da diversi anni detenuto dal Südtirol.

 

La cronaca: il Monza spara subito i fuochi d’artificio e dopo alcuni minuti già si evidenzia un divario tecnico notevole tra le due squadre, che solo la scarsa concretezza dei biancorossi, appunto, non trasforma in qualche gol. Le occasioni più nitide sono le seguenti: al 7′ Palazzo scende sul fondo e crossa per Ferrario che al volo non riesce a correggere sufficientemente bene la traiettoria della sfera. Al 21′ Palesi esegue una splendida verticalizzazione per Ferrario che però, a tu per tu con Tenderini, alza poco la palla trovando dunque il portiere in uscita. Al 24′ un tiro da 25 metri di Guidetti viene parato in due tempi da Tenderini. Al 35′ si ammira un’iniziativa personale di D’Errico che arriva al limite dell’area e prova un diagonale che passa a lato. 2’ dopo il fantasista biancorosso si esibisce in un numero d’alta scuola in area avversaria finendo col crossare rasoterra dal fondo: Demetz mette in angolo prima che qualche giocatore di casa la metta nel sacco. I biancorossoverdi si fanno vivi dalle parti di Battaiola al 45′ con un tiro a giro debole di Cremonini bloccato senza problemi dal portiere dei locali.

 

calcio-monza-bolzano-rigore-mbLa ripresa si apre con Costa in campo per Origlio dolorante a una coscia. Al 3′ il Monza spreca la più ghiotta delle opportunità: un rigore. D’Errico recupera un ottimo pallone e dopo aver eluso il recupero di un paio di avversari entra in area dove viene spinto a terra da Demetz: l’arbitro assegna il penalty che Palazzo calcia male e poi, sulla respinta del portiere, l’attaccante biancorosso in maniera maldestra spara alto con tutte le sue forze anziché appoggiare la sfera in rete. La squadra di Zaffaroni subisce il contraccolpo dal punto di vista psicologico: le azioni sono sempre ben costruite, ma si nota dalla tribuna che in area avversaria l’unico ad avere le idee chiare è D’Errico. Il numero 10 biancorosso viene pure sgambettato al 20’, ma l’arbitro evidentemente non assegna più di un rigore per squadra a partita. Al 27’ il tecnico del brianzoli prova a cambiarne due in una volta: entrano Barzotti e Santonocito per Ferrario e Gasparri. 2’ più tardi un colpo di testa di Palazzo da fermo è respinto da Tenderini e dopo un altro giro d’orologio il numero 11 sigilla la peggior partita dei suoi primi 9 mesi a Monza calciando addosso a Tenderini in disperata uscita su di lui. Al 37′ si registra l’ultima occasione nitida: D’Errico calcia un corner, Santonocito spizza di testa e Ruffini da due passi manda di testa a lato.

 

calcio-monza-zaffaroni-mbIn sala stampa Zaffaroni non ha fatto una piega: “Abbiamo creato tante opportunità da rete, abbiamo fatto la partita, abbiamo stradominato, ma siamo stati troppo imprecisi. La cosa positiva è che abbiamo cercato sempre di fare le cose che dobbiamo fare, senza perdere le distanze. Rimane il grande rammarico di aver fatto solo un punto in una partita così. Questo è un momento dove dobbiamo crescere, migliorare sotto tanti punti di vista. Arriviamo tante volte davanti al portiere con una buona manovra, ma dobbiamo migliorare. Anche perché con l’andare del tempo non si potranno creare sempre tante palle gol come in queste prime tre partite di campionato. La sostituzione di Origlio? Ha detto che gli si induriva il flessore posteriore e dunque l’abbiamo tolto. La prova di Palazzo? Lui deve stare tranquillo perché per noi è un giocatore molto importante. Capitano certi momenti, ma oggi dopo gli errori sul rigore ha creato altre opportunità, ha lottato. A proposito del rigore, ho designato come rigoristi Palazzo, Ferrario e D’Errico; quando ne capita uno devono decidere loro chi lo deve calciare in base a come si sentono. La prova di D’Errico? Sta facendo le cose che gli ho chiesto di fare. Ha qualità enormi. Quando sono arrivato mi han detto che era una gran testa di c…, ma finora vedo un giocatore che si comporta in maniera perfetta. L’arbitraggio? Nel secondo tempo è stato difficile tenere alto il ritmo perché loro spezzavano il gioco con falli sistematici… La Pergolettese è in testa da sola? È una squadra forte”. Domenica sarai un “ex”… “Sì, sarà la prima volta che tornerò a Busto Arsizio come allenatore. Sarà un piacere perché è un altro ambiente dove sono stato bene. Dovremo cercare di fare una grande partita perché giocheremo contro una squadra attrezzata”. Fai un bilancio finale del mercato? “Sono contento dei giocatori che ho. Spero che crescano tutti quanti”.

 

calcio-monza-d'errico-mbAndrea D’Errico non ha voluto far paragoni con la scorsa stagione per rispetto nei confronti dei suoi ex compagni: “Oggi la partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo avuto tante occasioni, abbiamo sbagliato un rigore e poi le cose si complicano. Riguardo al rigore, ho ricambiato il gesto di Palazzo a Lecco, quando lasciò tirare me dal dischetto. L’arbitraggio? C’era un loro giocatore da buttare fuori perché giocava più a calci che a calcio… La mia trasformazione? Ho cambiato atteggiamento, forse perché quest’anno ho più voglia di fare: l’anno scorso sono mancate alcune cose; quello di quest’anno è un ottimo gruppo, mi sono inserito bene; poi io mi sento in debito con la piazza. Le favorite del campionato? Il Seregno è una buona squadra, la Pergolettese sta vincendo, le altre non le conosciamo”. Anche tu sei un “ex” della Pro Patria… “Ritorno a Busto Arsizio per la prima volta dopo averla lasciata: è un ambiente caldo; speriamo di tornare a casa con 3 punti”.

 

Dopo la trasferta di Busto Arsizio il Monza giocherà anche la domenica successiva fuori casa, a Grumello del Monte, mentre il ritorno al Brianteo è programmato per domenica 9 ottobre contro il Ponte San Pietro-Isola.

Concludiamo con una notizia di marketing societario: secondo indiscrezioni il presidente Nicola Colombo starebbe per chiudere il contratto relativo al main sponsor della squadra; sulle maglie biancorosse dovrebbe comparire prossimamente il marchio della Bruno Presezzi Spa, la società di ingegneria, lavorazioni e costruzioni meccaniche di Burago di Molgora, già sponsor del Monza, salita un anno e mezzo fa agli onori delle cronache nazionali per aver acquistato la storica Franco Tosi Meccanica Spa di Legnano.

 

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MONZA (4-4-2): Battaiola; Adorni, Ruffini, Riva, Origlio (1’ s.t. Costa); Gasparri (27’ s.t. Santonocito), Guidetti, Palesi, D’Errico; Ferrario (27’ s.t. Barzotti), Palazzo. A disp.: Confortini, Caverzasi, Guanziroli, Perini, Cazzaniga, Ramponi. All.: Zaffaroni.

VIRTUS BOLZANO (3-5-2): Tenderini; Kiem, Zentil, De Simone; Antonacci, Conci G., Kaptina, Cremonini (40’ s.t. Conci F.), Demetz (14’ s.t. Danieli); Clementi, Timpone (24’ s.t. Speziale). A disp.: Giorgi, Scudier, Tessaro, Coulibaly. All.: Lomi.

ARBITRO: Madonia di Palermo.

NOTE: calci d’angolo 9-1; ammoniti Palazzo, D’Errico, Zentil, Timpone, Kaptina e Cremonini; recupero 0′ e 3′; spettatori paganti 200 per un incasso di 1469 euro, abbonati 830 (quota non comunicata).

 

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