Politica

Autonomia Lombardia, sì al referendum in Consiglio

Lombardia entro l'anno il referendum consultivo per chiedere ai cittadini se vogliono maggiore autonomia nelle materie di competenza della Regione.

consiglio-regionale-2013-mb

La Lombardia celebrerà entro l’anno un referendum consultivo per chiedere ai cittadini se vogliano maggiore autonomia nelle materie di competenza della Regione, in base all’articolo 116 comma 3 della Costituzione.

Con l’indispensabile sì del Movimento 5 stelle la proposta del centrodestra in Regione per un referendum che chieda ai cittadini se vogliono una maggiore autonomia in Lombardia è passato martedì sera.

La proposta doveva raccogliere per Statuto i 2/3 dei consensi dell’Aula: a favore si sono espressi 58 consiglieri (Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, NCD, Fratelli d’Italia, Pensionati, Gruppo Misto e M5S), contrari 20 (PD, ad eccezione del consigliere Corrado Tomasi che ha votato a favore, e Patto Civico).

Il Consiglio regionale, dopo lo stanziamento di 30 milioni, ha approvato la proposta ispirata dalla Lega e sostenuta dal centrodestra, anche grazie al voto favorevole dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, che hanno ottenuto il via libera a una legge che impone di usare il voto elettronico.

Questo il quesito che sarà sottoposto ai cittadini, probabilmente fra ottobre e novembre dopo l’Expo, come vuole Maroni, a cui spetta il decreto d’indizione: “Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione?”. “Sarà un passaggio storico”, dice Maroni, che ha dovuto rinunciare a un quesito più articolato che chiedesse lo Statuto speciale (dopo aver già abbandonato l’idea di una macroregione del nord) per evitare l’incostituzionalità ma anche per raccogliere il consenso più ampio necessario. L’ex leader del Carroccio si è detto disponibile a tentare la via della trattativa con Roma, senza rinunciare però allo strumento di pressione del referendum popolare.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
Più informazioni
commenta