Recuperare immobili inagibili per garantire un tetto sulla testa a chi non lo ha. Questo l’obiettivo della mozione presentata in consiglio comunale lo scorso 19 gennaio da Sel. Una richiesta posta nero su bianco dal copogruppo monzese Alessandro Gerosa che auspica ad avviare progetti di autorecupero a Monza.
Alessandro Gerosa
«Autorecupero significa permettere ai cittadini che hanno bisogno di una casa di unirsi fra loro e ristrutturare degli immobili inagibili che il Comune possiede ma non riesce economicamente a sistemare. – spiega Gerosa – E’ uno strumento possibile, già realizzato in diverse città italiane fra cui Roma, Napoli, Bologna e Firenze. E’ inoltre uno strumento positivo perché risponde alle esigenze economiche e sociali della città, al diritto all’abitare dei monzesi come ai bisogni a cui l’amministrazione fa sempre più fatica a rispondere a causa della crisi e dell’austerità».
A Monza la questione non è nuova, un primo approccio si ebbe a partire dall’inizio del 2013, quando il Comitato Monzese per il Diritto alla Casa lanciò la campagna “Abitare a Monza” presentando un progetto di autorecupero al Comune di Monza. «Da allora il dibattito sul tema è proseguito ma non è mai riuscito a concretizzarsi. – sottinea Gerosa – Presentando questa mozione intendiamo chiedere al Consiglio una presa di posizione a favore del diritto universale all’abitare, per sperimentare forme innovative di edilizia sociale e condivisa».
La mozione, se accolta, impegnerebbe la giunta monzese ad avviare un progetto di autorecupero di immobili alcuni di Monza, oltre ad avviare processi di sperimentazione in materia di manutenzione ordinaria degli immobili assegnati.
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