Attualità

Servizi cimiteriali (Aspes) Seveso, Cgil attacca Butti. La replica del sindaco

A rischio gli operai di una coop a cui si appoggiava Aspes. Il sindaco: «La priorità è la salvaguardia degli interessi dei cittadini».

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Aspes, l’azienda che a Seveso si occupa di servizi pubblici come farmacia, affissioni, parcheggi, manutenzioni e servizi cimiteriali, chiuderà entro la fine del 2014. La decisione della liquidazione risale ormai a un anno fa, presa dal sindaco Paolo Butti a fronte del buco di 3 milioni e mezzo di euro della società. L’impegno era, per quanto possibile, di mantenere il personale della farmacia anche con la nuova gestione, e di ricollocare gli altri dipendenti reintegrandoli nel Comune.

Una situazione nota su cui Cgil MB ha riportato l’attenzione il 9 dicembre con un comunicato stampa in sostegno dei quattro operai del cimitero, dipendenti di una cooperativa assunta da Aspes. «Non sembriamo molto lontani da quello “schifo” di cui parla anche Renzi – accusa Lino Ceccarelli, segretario FP Cgil MB -: un ente, il Comune di Seveso, che invece di gestire un suo servizio, lo affida ad una “azienda speciale” che lo affida ad una coop, magari inventata allo scopo». Un’opinione anche condivisibile, se non fosse che Aspes è nata nel 2000, ed è stato Butti, eletto nel 2013, ad intervenire eliminandola, anche per evitare di dover recuperare il debito di Aspes rifacendosi sui cittadini. Ed è però all’amministrazione comunale che Ceccarelli si rivolge nel comunicato: «Oggi i quattro operai sembrano figli di nessuno: la Aspes verrà chiusa entro il 31 dicembre, la cooperativa “Le Margherite” licenzierà i quattro operai, il Comune di Seveso non ha ancora deciso chi si occuperà del cimitero… E sono settimane che la Cgil chiede un incontro sul destino dei quattro operai, ma nessuno ci risponde».

Paolo Butti

Paolo Butti

Asciutta ma puntuale la replica del primo cittadino, che sottolinea come un incontro con i sindacati sia stato fissato per oggi lunedì 15 dicembre. «Stiamo predisponendo gli atti per delle forme di gestione temporanea sia per la custodia stabili che per il cimitero – ha inoltre dichiarato, spiegando che la gestione cimiteriale sarà ripartita tra una ditta esterna (amministrazione), personale Aspes reinternalizzato (pulizia e custodia), e ditte private scelte dai cittadini per i funerali -. Pur comprendendo le difficoltà che tutto ciò creerà al personale della cooperativa che ha attualmente un contratto con Aspes, riteniamo nostro dovere prioritario rendere efficiente ed economicamente sostenibile la gestione di tutti i servizi in base ai reali costi e bisogni di personale, nella salvaguardia degli interessi dei cittadini e della razionalizzazione della spesa pubblica. Sotto questo aspetto era palesemente insostenibile la spesa di cinque addetti per il cimitero. Con la predisposizione del futuro appalto cimiteriale verranno individuati anche eventuali bisogni di personale, in base appunto alle logiche di bisogni di investimento e manutenzioni straordinarie».

E ribadisce: «Ritengo questo modo d’agire dovuto in quanto basato su logiche di bisogno di servizi che il Comune deve potere essere in grado di gestire con criteri di economicità ed efficienza. Ho sempre affermato che l’ente pubblico avrebbe potuto mantenere i posti di lavoro necessari a ricoprire reali esigenze. Logica diversa è quella di affrontare problemi di carattere sociale che devono essere gestiti con criteri di priorità rispetto ai bisogni ed alle risorse ma facendo riferimento al settore dei servizi sociali».

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