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Rifiuti urbani: Monza liquida il Consorzio Provinciale. 180mila euro risparmiati

Il sì da parte dell'Assise monzese è giunto unanime e ciò permetterà alla casse comunali di risparmiare ben 180mila euro all'anno.

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È tempo di spending review nel Comune di Monza. Ieri, 9 giugno, il consiglio comunale ha appravato lo scioglimento e la messa in liquidazione del Consorzio Provinciale della Brianza Milanese per lo svolgimento dei rifiuti urbani.

Il C.B.M. fondato nel 1995 ha visto fin dall’inizio il capoluogo brianzolo grande protagonista essendo tra i soci di maggioranza. Insieme a Monza anche la Provincia MB e 15 comuni del territorio. Scopo del consorzio è sempre stato quello di gestire lo smaltimento dei rifiuti cittadini fatta eccezione per il viale delle Industrie. Un compito oggi risultato ridondante per diverse amministrazioni come Lissone, Besana in Brianza, Seregno, Triuggio e Monza che ne hanno a gran voce richiesto lo scioglimento perchè già soci di società impegnate nelle medesime mansioni.

Debora Donvito

Debora Donvito

Il sì da parte dell’Assise monzese è giunto unanime e ciò permetterà alla casse comunali di risparmiare ben 180mila euro all’anno. «Monza nel consorzio era socio di maggioranza insiema alla Provincia dententrice del 25% delle quote – ha spiegato l’Assessore al Bilancio, Debora Donvito – La volontà di dismettere la partecipazione al consorzio è nata alla luce dell’evolversi delle situazioni, ora la sua funzione si va a sovrapporre a quella delle altre società operanti sul territorio».

Un’ottica di ambito territoriale orientata all’ottimizzazione, dunque, che segue le orme di quanto già avvenuto per il sistema idrico. «Si potranno ottenere dei vantaggi per tutti i comuni che rientrano nell’Ato – prosegue Donvito – Per non parlare dell’aspetto economico che ci consentirà di spuntare delle gare d’appalto più vantaggiose». Il primo step dunque è stato compiuto, ora l’assemblea dei sindaci provvederà a nominare il liquidatore, pagare i debiti e riscuotere i crediti accumulati. Le somme restanti verranno ripartite tra i comuni in base alle quote. Messo in liquidazione il consorzio si provvederà poi a chiarire la posizione dei dipendenti assunti con un contratto Federambiente.

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