Per un quarto di secolo ha vissuto quella scuola come se fosse casa sua. Gli studenti, come se fossero suoi figli: da rimproverare o da lodare, in base al comportamento, ma sempre con grande intelligenza. Qualche giorno fa Francesco Fonti, storico preside dell’Itis Fermi di Desio, se ne è andato. Lasciando le lacrime nei suoi famigliari e il ricordo di un uomo forte, vulcanico, burbero ma anche simpatico, in tutti coloro che lo hanno conosciuti: alunni, insegnanti, personale scolastico, rappresentanti delle istituzioni. Già, perchè l’ingegner Fonti era conosciuto un po’ da tutti in città, perchè ha fatto tanto, lottando con le unghie e con i denti, per il suo istituto. Adesso, c’è chi propone di cointestargli la scuola di via Agnesi, apponendo una sua foto all’ingresso. È partita una petizione, per ricordare in maniera tangibile chi ha rappresentato una vera pietra angolare dell’istituto. Se lo meriterebbe, visto che qui ha iniziato la sua carriera di docente e qui nel 1987 ha assunto la presidenza, portandola avanti fino al 2007, il momento della pensione. Poi la malattia, il declino, fino all’ultimo respiro.
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