Riscoprire l’Adda dall’acqua, il kayak!

Durante il weekend precedente avevo raccolto tutte le informazioni necessarie per realizzare un piccolo desiderio che da tempo era rimasto solamente tale: una bella gita in canoa o Kayak su un bellissimo fiume a due passi da casa (per chi è di Monza e dintorni).

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Durante il weekend precedente avevo raccolto tutte le informazioni necessarie per realizzare un piccolo desiderio che da tempo era rimasto solamente tale: una bella gita in canoa o kayak su un bellissimo fiume a due passi da casa (per chi è di Monza e dintorni).

Data la completa assenza di punti di noleggio per canoa o kayak sull’Adda l’unica soluzione per praticare questa attività era diventare socio di un circolo privato ed usufruire innanzitutto delle 2 ore di prova per assaporare le sensazioni ed esser sicuri della nostra scelta.
Mi oriento,  un po’ per vicinanza geografica un po’ per la disponibilità dei soci, per un test sabato pomeriggio presso il Canoa Club Adda 7, così chiamato perché fondato proprio nel 2007 da una piccola comunità di Canoisti ed appassionati del fiume quasi tutti originari di Villa D’Adda.

Recuperato un buon amico, Giorgio, è sempre meglio esser almeno in 2 quando si praticano certe attività, alle 14.00 siamo già sul traghetto Leonardesco che ci permette di passare sulla riva bergamasca del fiume, proprio di fronte ad Imbersago, dove si trova la sede del circolo. Ci presentiamo equipaggiati di tutto l’occorrente: certificato medico di buona salute, scarpette per attività acquatiche in neoprene (quelle che si usano anche per il windsurf), un costume sotto un paio di pantaloncini corti che non si sa mai, e se qualcuno avesse intenzione di fare anche un bagnetto una bella muta shorty consigliabile data la “fresca” temperatura del fiume a maggio. Ovviamente il mio compare ed io portiamo anche una sana dose di entusiasmo e voglia di fare che in canoa si dovrebbe tradurre sempre  in belle pagaiate!
Il costo della prova che si svolge sempre solo ogni primo sabato del mese è di 8 Euro.

Ci accoglie un gruppo di soci, dei veri veterani della canoa con un sorriso simpatico e sornione di chi la sa lunga che ti fa capire subito che loro ne hanno viste delle belle e non solo sull’Adda.

Adda-Kayak-avventura1-mbGigi, uno dei più esperti, si prende cura di noi e dopo le domande di rito sulla nostra esperienza ed acquaticità ci mette in mano senza perdere tempo (come piace a me!) giubbetto salvagente, pagaia e kayak. Per chi non avesse moltissima esperienza come me, la differenza tra il kayak e la canoa e che quest’ultima non ha un pozzetto che si può chiudere, il kayak può prevedere anche la chiusura completa del pozzetto, evitando quindi all’acqua di entrare, noi l’abbiamo tenuto aperto così in caso di ribaltamento saremmo usciti velocemente).

Gigi ci spiega come entrare in kayak e partiamo…In effetti non subito, Giorgio è alle prime pagaiate e ci mette un pochino prima di capire come funziona o almeno come andar dritto.

Iniziamo a risalire piano piano il fiume sotto la supervisione di Gigi che ci accompagna per un primo tratto mantenendosi a pochi metri da noi e allontanandosi un po’ di più man mano che prendiamo confidenza con il Kkyak, un bel kayak di costruzione recente e abbastanza suscettibile agli sbilanciamenti, ma non troppo.

Risaliamo il fiume da Imbersago verso Brivio, controcorrente, con un bel sole sulla testa e anatre, paperelle e altri svariati uccelli che ci stanno a guardare. In quella zona ci sono anche dei veri e propri osservatori per uccelli data la quantità e la diversità presente.  Il fiume, ci spiega Gigi, è più pulito rispetto a qualche anno fa lo testimoniamo la presenza di alcuni pesci, come le alborelle che erano scomparsa e le sanguisughe.

Incrociamo altri kayak con i quali ci scambiamo sguardi e saluti d’intesa (Eh si siamo proprio all’interno di una comunità,  d’altra parte succede lo stesso quando si cammina in montagna oltre i 600 m e si incontra qualcuno, si è già accomunati dalla stessa passione, che bello!).

Adda-Kayak-avventura7-mbDopo circa 1 ora di navigazione facciamo inversione e torniamo verso la base, questa volta con la leggera corrente a favore, ci mettiamo circa la metà del tempo rispetto l’andata ed essendo più rilassati ci godiamo ancor di più la bellezza del fiume e del verde che lo circonda. Le anse son rotonde e non prevedono brusche manovre, quindi anche per i principianti risultano di una certa facilità, nonostante l’occhio sempre vigile della nostra guida. Forse non ha capito che ha davanti due ragazzi in gamba o forse noi non abbiamo capito che il fiume è sempre e comunque insidioso e come ci ripete dall’inizio dell’escursione Gigi non va mai sottovalutato. Arriviamo sani e salvi al punto di partenza soddisfatti e senza esserci bagnati.

Prima di riportare a riva i nostri Kayak troviamo la tranquillità di effettuare alcune foto e ascoltiamo e osserviamo i più esperti mentre compiono belle manovre, come l’eskimo, ovvero tornare dritti sopra la superficie  dell’acqua con una bella pagaiata sottacqua e un buon colpo d’anca dopo essersi ribaltati, il tutto in pochi secondi (ovviamente è un po’ più complicato di così, io son un profano).

Appena sistemato il giubbetto salvagente e pagaia  una bella sorpresa: una delle guide ci invita a fare merenda lì alla base, pane e salame e un buon bicchiere di rosso, non manca neanche una torta fatta in casa, fantastico!

Mentre recuperiamo le energie ci informiamo subito per diventare soci di questo bel Club. Anna, una giovane e simpatica signora ci passa tutte le informazioni: l’iscrizione annuale al Club costa 40 euro e prevede la possibilità di fare quante uscite si vuole da aprile ad ottobre durante weekend e festivi. Il Club è un associazione no profit e si nota subito dal clima familiare che si respira. Tutto viene fornito dal club tranne le scarpette e anche in caso non si voglia effettuare un vero e proprio corso non si verrà mai lasciati soli senza prima esser sicuri della propria indipendenza sul kayak.

Per chi invece volesse effettuare il corso base il costo è di 75 euro per 6 ora di uscita, comunque si possono trovare tutte le informazioni su www.canoaclubadda7.com

Alla prossima avventura! Di Marco Stefano Speziali

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