Sport

Associazioni in primo piano: Monza approva il registro dello sport

La proposta, introdotta dal consigliere Silvano Appiani, ha messo d'accordo maggioranza e opposizione che, nella seduta del parlamentino cittadino riunitasi ieri, 8 maggio, hanno votato l'ordine del giorno in via definitiva.

Pallanuoto-Renoldi

Con 25 voti favorevoli e 3 astenuti (Paolo Piffer, Alberto Mariani e Simone Villa), Monza avrà il suo ” Regolamento comunale per la concessione di contributi e il registro delle associazioni per la promozione e diffusione dello sport”.

La proposta, introdotta dal consigliere comunale con delega allo sport, Silvano Appiani, ha messo d’accordo maggioranza e opposizione che, nella seduta del parlamentino cittadino riunitasi ieri, 8 maggio, hanno votato l’ordine del giorno in via definitiva.

Silvano Appiani

Silvano Appiani

«La diffusione della pratica sportiva rappresenta un obiettivo sicuramente strategico per ogni Amministrazione comunale attenta alla qualità della vita dei propri cittadini. – ha spiegato Appiani – Noi crediamo nell’importanza di una politica culturale dello sport che coniughi gli elementi educativi con quelli di salvaguardia della salute, che favorisca l’aggregazione e l’integrazione, diventando un vero e proprio investimento sociale per l’intera collettività monzese.»

Per la promozione dello sport l’amministrazione del capoluogo brianzolo potrà dunque contare su due “patrimoni”: gli impianti (elenco), e le società. Monza attualemente ha all’attivo sul suo territorio oltre 150 associazioni con un’offerta sportiva che spazia dalla pallavolo al basket dal calcio al rugby, passando per scherma, nuoto, hockey a rotelle, pattinaggio, tennis e arrampicata, solo per citarne alcune.

«Per l’erogazione dei contributi i criteri sono definiti da un regolamento che fa riferimento alla legge 241 del 1990 sulla partecipazione e trasparenza del procedimento amministrativo. – sottolinea – Quindi si è ritenuto opportuno adeguare all’evoluzione intercorsa tale regolamento implementando trasparenza ed efficacia, rivisitando in particolare le aree di intervento, le modalità di presentazione delle richieste, i criteri di valutazione e assegnazione. Inoltre – conclude – istituendo il registro delle associazioni ci si dota di uno strumento importante per la concessione dei contributi ma utile per la conoscenza e la valorizzazione di tutti gli apporti che l’associazionismo di base può dare alla promozione e allo sviluppo dello sport. Tutto questo in un ottica di sussidiarietà orizzontale che si sta rivelando vincente per ottimizzare le risorse disponibili nel nostro tessuto sociale».

Paolo Piffer

Paolo Piffer

Tra coloro che si sono astenuti dalla votazione anche il capogruppo di CambiaMonza, Paolo Piffer, che ha commentato: «Bene che si sia deciso di averne uno, non sappiamo come possano aver fatto in passato. Purtroppo però abbiamo fallito clamorosamete nel tentativo di renderlo più semplice e accessibile alle piccole realtà. Mentre in fase di discussione sembravano tutti d’accordo sul voler snellire le procedure burocratiche, l’emendamento di CAMBIAMONZA  che alleggeriva i doveri delle Associazioni per poter essere iscritte al Registro è stato brutalmente bocciato da tutta la maggioranza. Hanno parlato di bisogno di trasparenza. E mentre noi chiediamo vita, morte e miracoli alle piccole realtà locali che spesso i soldi li mettono pure di tasca loro, ogni giorno arrestano mezzo paese per tangenti. Peccato, Monza ha perso a nostro avviso una grande occasione».

 

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