Cultura

Mille euro per parlare di clandestini? Lega Nord, una follia. L’Arci, lavoriamo sulla solidarietà

A far scoppiare la polemica sono i mille euro che la giunta monzese guidata da Roberto Scanagatti ha deciso di dare all'Arci Scuotivento

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Mille euro per parlare di clandestini? Una follia per la Lega Nord. “Siamo esacerbati da questa condotta del Primo cittadino e della sua giunta che finanziano eventi propagandistici, invece che pensare ai problemi della nostra gente” – hanno esclamato Alberto
Citossi, responsabile cittadino dell’associazione giovani padani il segretario cittadino Federico Arena, che hanno aggiunto: “Siamo alle solite, la sinistra riesce sempre a trovare una scusa per finanziare il suo apparato e le associazioni a lei vicine, mille euro sicuramente non sarà una cifra che permette di realizzare grandi opere, ma sono soldi che potevano essere spesi sicuramente meglio dal comune e soprattutto dovevano essere spesi negli interessi di tutti i monzesi.

A far scoppiare la polemica sono proprio i mille euro che la giunta monzese guidata da Roberto Scanagatti del Partito Democratico ha deciso di dare all’Arci Scuotivento, all’associazione Paciamoci, che in collaborazione con Fandema, Teatro dell’Oppresso hanno organizzato per il 23 gennaio l’evento dal titolo “Clandestino chi? Perchè vengono in Italia? Come la mettiamo con la crisi? E con le politiche di accoglienza?”
Un evento che mette a nudo un tema molto attuale in Italia, visto il numero elevato di immigrati che ci sono e dato che  è in corso il dibattito sull’abolizione del reato di clandestinità.

“Perchè pensate che bastino mille euro per un incontro di questo tipo?”  – replica ironica Rossana Currà, vicepresidente dell’Arci – Precisiamo che il contributo è stato chiesto per poter coprire almeno in parte le spese che dobbiamo affrontare, quali il costo del volo dell’assessore che arriva da Lampedusa, circa 300 euro, il costo per le performance teatrali, anche queste circa 300 euro, e la Siae, il rimborso per i relatori o il buffet multietnico. Noi come organizzatori non percepiremo nulla, ma credo che il punto sia un altro: questo evento è fatto per meglio comprendere un fenomeno sociale che riguarda il nostro territorio. Non dobbiamo ragionare per egoismi, ma andare oltre certe paure per comprendere ciò che ci circonda. Noi lavoriamo sulla solidarietà per far crescere questo Paese”.

Con altrettanta ironia replicano i Leghisti che scrivono in una nota stampa: “Chiederemo come associazione culturale Giovani Padani di Monza, apartitica quanto l’ARCI, al Sindaco di sovvenzionare una nostra iniziativa di stampo storico-culturale sulla Battaglia di Legnano, che quest’anno, con l’istituzione della festa regionale proprio nel giorno di tale ricorrenza, più che mai potrà significare davvero promozione culturale della nostra storia e delle nostre tradizioni”.

Un evento che è una proposta di confronto, come si può dedurre dal titolo stesso. Per questo l’assessore ai Servizi sociali della città di Teodolinda, Cherubina Bertola, ha detto “sì” alla sponsorizzazione: “Non sarà un convegno specialistico sulla clandestinità, ma un momento originale e a più voci durante il quale ci si porrà prima delle domande (Chi è clandestino? E con la crisi quali politiche si possono fare?) per poi cercare di dare delle risposte ad una questione complessa. Interessante, per esempio, sarà ascoltare, Franca Parizzi, l’assessore alla partita di Lampedusa che è di origini monzesi”.

Due correnti di pensiero opposte quella della Lega Nord e quella dell”Arci sul tema della clandestinità? La risposta potrebbero darcela proprio loro il 23 gennaio presso l’Urban Center di Monza durante lo spazio dedicato al dibattito. Un confronto che potrebbe arricchire entrambe le parti…

Qui il programma della serata.

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