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A Monza ora c’è il museo del nuoto e della pallanuoto

Monza non è una città di mare, né di lago. Ma da poche settimane ospita un museo del nuoto e della pallanuoto. Del resto, la passione per le discipline natatorie non manca a giudicare dalle migliaia di praticanti che affollano le piscine cittadine.

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Monza non è una città di mare, né di lago. Ma da poche settimane ospita un museo del nuoto e della pallanuoto. Del resto, la passione per le discipline natatorie non manca a giudicare dalle migliaia di praticanti che tutti i giorni, o una volta ogni tanto, affollano le piscine cittadine.

centro-natatorio-melzi-mbIl museo è stato allestito presso il centro sportivo comunale Pia Grande – Bpm Palace, situato in via Murri 37, nel quartiere Sant’Albino. Fa parte del restyling dell’impianto avviato da Sport Management, la società veronese che lo gestisce dal 2011. “Il museo è stato ideato dal professor Sergio Tosi, presidente di Sport Management, che è un grande appassionato di memorabilia – spiega Matteo Melzi, capoarea della stessa società – Ha deciso di portare tutti gli oggetti sparpagliati nei 25 centri natatori del Centronord Italia gestiti da Sport Management al Bpm Palace in considerazione dell’importanza che ha assunto questo impianto per la nostra società. Non a caso la prima squadra di pallanuoto maschile, militante in Serie A2, si è trasferita a giocare da Mantova a Monza. La maggior parte degli oggetti esposti proviene dal centro natatorio Santini di Verona (la casa madre di Sport Management, ndr).

Inoltre per il museo sono stati aggiunti i pezzi provenienti dai Campionati mondiali di Barcellona 2013, quelli riguardanti la stagione in corso del club e le sculture realizzate appositamente dall’artista Massimo Marchiori ri-utilizzando materiali “a tema” come reti, calotte e palloni da gioco e galleggianti della piscina”.

centro-natatorio-museo-pallanuoto-palloni-mbIl museo è ospitato nel corridoio che porta all’area hospitality dal pianerottolo situato tra la segreteria e il bar del centro natatorio ed è visitabile gratuitamente dalle ore 9 alle 21 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 18 il sabato e la domenica.

Si compone di piccole sezioni che potremmo così riassumere: Olimpiadi di Londra 2012, Olimpiadi precedenti e Mondiali, stagione agonistica 2012/13 della Sport Management, pallanuoto storica italiana, stagione agonistica 2013/14 della Sport Management, pallanuoto storica veronese, calottine storiche, palloni storici, coppe e trofei della Sport Management (è stata vicecampione d’Italia a squadre femminili di nuoto nel 2012 e vicecampione d’Italia ai campionati primaverili femminili 2013 di nuoto, ma anche a livello maschile è ai vertici grazie soprattutto all’ex campione del mondo e d’Europa nei 100 metri stile libero Filippo Magnini). Il tutto è corredato da foto e ritagli di giornali e, appunto, dalle opere d’arte di Marchiori.

centro-natatorio-museo-pallanuoto-calottine-mbTra i pezzi esposti segnaliamo quelli a nostro avviso più interessanti e curiosi: un ventaglio delle Olimpiadi di Tokyo 1964, i costumi degli anni ’60 e ’70, la calottina utilizzata dai componenti la Nazionale italiana di pallanuoto campione d’Europa 1993 a Sheffield, la calottina dell’ex capitano del Settebello (come è soprannominata la Nazionale maschile) Alberto Angelini, i palloni degli anni ’70 e una fotografia storica di una partita di pallanuoto giocata nel fiume Adige. Come certi registi amano apparire brevemente nei film da loro diretti, anche Tosi ha il suo cameo: i più bravi potranno riconoscerlo in una fotografia scattata nel 1974 in occasione di un torneo cittadino veronese di pallanuoto; l’attuale presidente della Sport Management giocava da portiere.

“Il museo – sottolinea Melzi – verrà integrato nei prossimi mesi con memorabilia della pallanuoto brianzola grazie alla collaborazione col Nuoto club Monza”.

 

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