Non avviene solo a Desio, ma più o meno in tutti gli ospedali. Caro malato, vuoi vedere la tv mentre te ne stai sdraiato sul letto in attesa della guarigione? Paga, grazie. E nemmeno “noccioline”. Qualcuno a Desio inizia a protestare. Degenti o parenti degli stessi. Perchè il “servizio”, affidato a una società esterna, è attivo da alcuni anni, ma ora che la crisi morde sempre più e i portafogli di molti sono davvero vuoti, anche 10 euro per vedere il piccolo schermo per 8 giorni (o 2,5 per un singolo giorno) possono essere una spesa a cui fare attenzione. Non si scherza più, del resto, nemmeno con i singoli euro.
“Che i vecchietti siano costretti ad acquistare questi pacchetti tv è un ricatto bello e buono e se calcoliamo i posti letto si parla di una cifra d’affari spaventosa, quasi tutta a carico di anziani”, lamenta il parente di un degente, sfogandosi su twitter. “Sono cifre che non servono solo a pagare il costo della Tv – lamenta un altro parente sul web – servono a guadagnarci. E parecchio.
Non che io consideri la Tv un bisogno fondamentale, ma se sei bloccato a letto aiuta a sopravvivere alla noia. E anche se sei lì ad assistere un paziente tutto il giorno. Ti aiuta a stare sveglio. Rende tutto meno pesante. Trovo che lucrare così sui malati sia una delle tante piccole vergogne di questo Paese”.
Con tutti gli sprechi enormi nella sanità, in generale, non si potrebbero sgravare i pazienti, che già magari devono trovare i soldi per medicinali e quant’altro, almeno di questo costo? E’ così impensabile per una Azienda sanitaria che gestisce budget multimilionari mettere a disposizione delle semplici tv per i malati? Oppure è una cifra alla portata di tutti ed è giusto che il servizio si paghi?
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