Sciopero Fiom: striscioni e bandiere fuori da Confindustria Monza

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Scipero compatto con bandiere e striscioni. Ieri pomeriggio Fiom Cgil ha indetto uno stop di quattro ore con una protesta davanti alla sede di Confindustria Monza e Brianza.


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Scipero compatto con bandiere e striscioni. Ieri pomeriggio Fiom Cgil ha indetto uno stop di quattro ore con una protesta davanti alla sede di Confindustria Monza e Brianza.

Il centinaio di scioperanti che hanno occupato viale Petrarca, erano “la versione brianzola” della protesta generale proclamata in questi giorni anche in altre città italiane come Milano, Genova, Brescia, Bergamo, Varese. La Fiom l’ha voluta per gridare allo scandalo dell’accordo separato per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici, accordo firmato solo da Fim e Uilm. Da gennaio Fiom ne chiede l’invalidazione e porta avanti la “carta rivendicativa” dove fissa i suoi diritti inderogabili del contratto.

«Vogliamo democrazia nei luoghi di lavoro – dice il segretario generale Fiom della sezione Monza e Brianza, Claudio Cerri – basta con i licenziamenti: chiediamo un tavolo comune perché gli operai Fiom portino le loro soluzioni». In strada c’erano lavoratori della Candy, STMicroelectronics, Gianetti, Bames Sem, Sacma, Agrati, Alcatel.

«La mia fabbrica è morta – taglia corto un operaio di Bames Sem, Ceriano Laghetto – siamo rimasti in pochi, cinquecento in tutto e quattrocentocinquanta di noi sono in cassa». E così anche per quattro ore «il fattore economico pesa» conclude un operaio della Candy.

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