“Stop ai tagli e sicurezza”. Frisi occupato

frisi-occupato-striscioneÈ iniziata stamane, alle ore 8 circa, l'occupazione da parte degli oltre 400 studenti del liceo "Paolo Frisi". Dopo la manifestazione che pochi giorni fa ha visto protagonisti i ragazzi del classico "Zucchi", ora a prendere possesso dell'istituto sono i giovani dello scientifico di via Sempione.

 


frisi-occupato-striscioneÈ iniziata stamane, alle ore 8 circa, l’occupazione da parte degli oltre 400 studenti del liceo “Paolo Frisi”. Dopo la manifestazione che pochi giorni fa ha visto protagonisti i ragazzi del classico “Zucchi”, ora a prendere possesso dell’istituto sono i giovani dello scientifico di via Sempione.

 

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I ragazzi sono entrati nell’edificio come al solito, dando poi l’annuncio della loro protesta agli insegnanti. Tra le principali motivazioni: la mancanza di fondi economici e le condizioni dell’istituto fatiscenti ormai da diversi anni. Dalle porte rotte alle finestre pericolose, passando per la biblioteca chiusa da circa un anno per mancata presenza del personale, e una delle due palestre non agibile.

All’interno della scuola uno striscione indica lo stato di occupazione. Ore decisive queste per gli studenti che stanno pensando come procedere e portare avanti la loro protesta. Attrezzatissimi per la notte i più grandi non escludono di mantenere occupati i locali sino a domani.

«Con questo gesto vogliamo dire no alle politiche di austerità che non hanno come priorità l’istruzione e la formazione delle nuove generazioni – ha spiegato Riccardo De Luca, rappresentante di istituto – La provincia ci ha negato uno stanziamento di oltre 2 milione di euro in seguito a un contenzioso con Milano che ha preferito investirli, tra le altre cose, nell’acquisizione della nuova sede provinciale. Questo governo è miope nei confronti dei ragazzi: ciò che chiediamo è che la scuola torni al centro della discussione politica».

monza-liceo-scientifico-frisi-occupazione-mb 3Fa appello al rispetto dei criteri di legalità il preside dell’istituto Rodolfo Denti: «Le preoccupazioni degli studenti sono anche le mie preoccupazioni ma questo non deve certo dare l’autorizzazione a commettere degli atti illegali. Gli studenti avrebbero potuto richiedere la convocazione di un’assemblea, le vie democratiche esistono e non capisco perchè non abbiano deciso di usarle. Il mio compito è di garantire il diritto allo studio dei singoli studenti: domani saranno date disposizioni precise agli insegnanti affinchè rimangano in classe e svolgano regolarmente lezione anche per un solo alunno. Crederò alle manifestazioni studentesche solo quando queste saranno organizzate al di fuori dell’orario scolastico. A pagare saranno i più deboli che rimarranno indietro con le lezioni e i compiti in classe».

Pronta la risposta di Fabio Meroni, assessore provinciale all’Edilizia scolastica: «Domani mattina incontreremo gli studenti. I tagli economici contestati dai ragazzi non sono certo imputabili a noi: il bilancio parla chiaro. Il patto di stabilità ci impone delle scelte, abbiamo dovuto dare la priorità a dei progetti che non potevano essere ulteriormente rimandate. Da parte nostra c’è tutta la volontà a voler riconfermare l’impegno economico preso nei confronti del Frisi nel 2013. Il condizionale, dati i tempi, resta comunque d’obbligo».

Ha espresso la sua opinione anche il consigliere del Pd Marco Lamperti, che questa mattina era presente sul posto: «Comprendo le preoccupazioni degli studenti ma non condivido le modalità messe in atto. Non sposo la scelta di occupare l’istituto. Da ex studente del Frisi posso dire che la situazione non versa certo nelle migliori condizioni, ma credo che per far sentire la propria voce non ci sia bisogno di ricorrere a tali gesti». Domattina alle ore 11 il consigliere del Pd Vittorio Pozzati incontrerà gli studenti del collettivo studentesco e i rappresentanti d’Istituto Riccardo De Luca e Giovanni Drago per discutere dei motivi della protesta e dalle possibili soluzioni. Il capogruppo Domenico Guerriero ha inoltre presentando un’interrogazione all’assessore Meroni per chiedergli quali misure intende prendere per far fronte alla precaria situazione manutentiva dell’edificio scolastico.

Foto by V.V.
In alto, Riccardo De Luca, rappresentante di istituto

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