Asta Serravalle deserta: Provincia Monza trema

Doveva essere una risorsa per evitare che i conti della Provincia di Monza e quella di Milano sprofondassero. Invece, la vendita delle azioni di Serravalle, organizzata a palazzo Isimibardi a Milano lunedì, è andata deserta.


Doveva essere una risorsa per evitare che i conti della Provincia di Monza e quella di Milano sprofondassero. Invece, la vendita delle azioni di Serravalle, organizzata a palazzo Isimibardi a Milano lunedì, è andata deserta.

Un buco nell’acqua, che adesso sta provocando negli uffici della Provincia di Monza seria preoccupazione.  I numeri dicono che il bando prevedeva la cessione del’82,12% della società a cui fanno capo un tratto dell’autostrada Milano-Genova e le tangenziali del capoluogo lombardo con un prezzo base di 4,45 euro per azione, per un totale di circa 658 milioni di euro.

La situazione, per Monza, già alle prese con il dl del governo Monti sul riordino delle Province, è critica. In attesa di capire quali passi ha intenzione di compiere Dario Allevi, presidente della Provincia di Monza, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, che tramite Asam ha il 52,9% della società, ha dichiarato di ritenere opportuno avviare un secondo bando di offerta. Nonsotante la decisione di Podestà, Allevi, ha però accusato il colpo. “Stiamo attraversando una fase molto critica e la mancata vendita sta creando ancora più complicazioni – ha spiegato Allevi -. Serravalle rappresentava un’opportunità per migliorare la nostra situazione economica”. L’unica soluzione possibile, a questo punto, è la quotazione di Sea e venerdì Allevi ha un incontro che dovrebbe essere decisivo.

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