Monza: condannato “babysitter” pedofilo, abusava di una bimba di 2 anni

monza-tribunale-MBL'innocenza rubata con l'inganno, libido malata soddisfatta costringendo una cucciola d'uomo a giochi erotici, hanno spedito in carcere un 57enne ex autista di bus per otto anni. Nel 2004 una coppia di giovani rumeni che aveva necessità di una babysitter per la propria bimba di un anno, trovò una soluzione nella coppia di genitori italiani di una collega di lavoro.


monza-tribunale-MBL’innocenza rubata con l’inganno, libido malata soddisfatta costringendo una cucciola d’uomo a giochi erotici, hanno spedito in carcere un 57enne ex autista di bus per otto anni. Nel 2004 una coppia di giovani rumeni che aveva necessità di una babysitter per la propria bimba di un anno, trovò una soluzione nella coppia di genitori italiani di una collega di lavoro.

La piccola, all’epoca di 15 mesi, era stata quindi affidata alle cure di due 50enni di Cesano Maderno, che lei era solita chiamare “nonni”. Per la maggior parte del tempo la bambina stava con il “nonno” adottivo, che per accudirla veniva ricompensato di 400 euro mensili. La piccola, che trascorreva a casa dei babysitter tutta la giornata, nel 2005 ha iniziato ad avere problemi di insonnia e nutrizione. I suoi genitori però, non erano riusciti a capire cosa potesse inquietarla tanto, e forse per mancanza di elementi, considerarono i problemi della piccola come conseguenza della nuova frequentazione della scuola materna ed al fatto di non passare sufficiente tempo con lei. Spinta dal desiderio di rasserenare la bambina, sua madre ridusse gli orari di lavoro, alternandosi al “nonno” durante i pomeriggi settimanali.

Nel 2007, a quattro anni, la piccola si lasciò andare ad una confessione, senza rendersene conto “Mamma, sai che gioco faccio con il nonno? Il gioco del pisello”. Una frase shock seguita da un dettagliato racconto di pratiche erotiche subite dal babysitter pedofilo, durati quattro anni. La denuncia della coppia nei confronti dell’allora 55enne padre della collega di lavoro fu immediata, anche grazie al supporto dei colleghi di lavoro della mamma e del suo capo, che per primo le suggerì di far visitare la piccola alla Clinica Mangiagalli. I medici confermarono le violenze subite dalla bimba, ed a quel punto scattò la querela definitiva. Ieri mattina, il Collegio di Giudici presieduto da Iltalo Ghitti, ha condannato ad otto anni di carcere il 57enne pedofilo, per violenza sessuale su minore.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta