Monza, racket di fiori all’obitorio San Gerardo. Qualcuno conferma la «prassi»

Monza-camera-mortuaria-S.GerardoPuoi lasciare i fiori se paghi. Questa, in pillole, la pesante denuncia che l’Associazione Sos Racket e Usura, attraverso un video caricato su youtube, lancia nei confronti degli operatori sanitari della camera mortuaria dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Sarebbero i fioristi, secondo il videoclip girato nella mattinata di mercoledì 16 febbraio, a dover corrispondere il ‘pegno’ per depositare i fiori per i defunti.


Monza-camera-mortuaria-S.GerardoPuoi lasciare i fiori se paghi. Questa, in pillole, la pesante denuncia che l’Associazione Sos Racket e Usura, attraverso un video caricato su youtube, lancia nei confronti degli operatori sanitari della camera mortuaria dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Sarebbero i fioristi, secondo il videoclip girato nella mattinata di mercoledì 16 febbraio, a dover corrispondere il ‘pegno’ per depositare i fiori per i defunti.

Nel breve filmato, Frediano Manzi, presidente di Sos Racket e Usura, fingendosi un fattorino, offre una mancia di 20 euro (non rifiutata) a un operatore che gli aveva chiesto di «lasciare un caffè pagato» per il disturbo.

L’amministrazione dell’Ospedale, per bocca di Antonio Bonaldi, direttore sanitario, annuncia che «è in essere un provvedimento disciplinare per il dipendente colto sul fatto; anche se – specifica – questa persona non ha chiesto soldi e la dinamica pare un po’ forzata; tuttavia resta, chiaramente, un comportamento non corretto».

Ma a buttare benzina sul fuoco ci pensa una gola profonda del settore pompe funebri: «Non è una novità, capita. E non solo con i fioristi. Chiedono soldi anche ai parenti che vogliono vestire il defunto o lasciare qualcosa in più nella cassa. Dipende pure dall’operatore del momento, non tutti gli addetti della camera mortuaria chiedono il ‘caffè’ o ‘qualcosa’, li sappiamo riconoscere. E, comunque, è una prassi in voga al San Gerardo come in tanti altri ospedali o case di cura: appena c’è la possibilità, chiedono».

Bocche cucite al settore A, piano sotterraneo, dov’è sita la camera mortuaria: «Non rilasciamo informazioni», è il brusco riepilogo di un addetto.

Calca la mano, invece, Frediano Manzi, presidente Sos Racket e Usura e artefice del video denuncia: «Non potranno che arrivare conferme. Il filmato è inequivocabile e al San Gerardo, e non solo, tali episodi sono all’ordine del giorno; chiunque affermi il contrario non è informato o asserisce il falso».

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