In Commissione Ambiente al via esame nuovo progetto di legge su bonifica e risanamento amianto

Prosegue in Commissione Ambiente l’iter del progetto di legge che punta a modificare e aggiornare la legge sul risanamento dell’amianto approvata nel 2003. “Incentivi, più sensibilizzazione, maggiore formazione e individuazione dei siti dove allocare l’amianto sono i punti chiave di questo provvedimento–ha detto il relatore Claudio Bottari (Lega Nord)-. Stiamo anche valutando l’introduzione di forme di incentivazione efficace per aiutare i cittadini a smaltire l’amianto dalle abitazioni e dai capannoni di loro proprietà, soprattutto in considerazione degli elevati costi di smaltimento interamente a loro caricoi”.


Prosegue in Commissione Ambiente l’iter del progetto di legge che punta a modificare e aggiornare la legge sul risanamento dell’amianto approvata nel 2003. “Incentivi, più sensibilizzazione, maggiore formazione e individuazione dei siti dove allocare l’amianto sono i punti chiave di questo provvedimento–ha detto il relatore Claudio Bottari (Lega Nord)-. Stiamo anche valutando l’introduzione di forme di incentivazione efficace per aiutare i cittadini a smaltire l’amianto dalle abitazioni e dai capannoni di loro proprietà, soprattutto in considerazione degli elevati costi di smaltimento interamente a loro caricoi”.

Evidente a tal proposito è stato il censimento sulla presenza di amianto indetto da alcune Asl nel 2008, quando a rispondere è stato solo il 20% della popolazione, per timore forse di essere obbligati poi a pagare di tasca propria i costi di smaltimento.

“Dobbiamo approfondire in particolar modo due aspetti –ha detto il presidente della Commissione Giosuè Frosio (Lega Nord)-: il primo riguarda l’ambito dei controlli in materia sanitaria e la definizione del ruolo specifico in tal campo delle Asl e dell’Arpa, il secondo quello delle competenze in materia di smaltimento in merito al quale dovremo valutare se assegnarle alle Province o alla Regione. Terminata questa prima fase di audizioni –ha preannunciato il presidente Frosio- costituiremo un gruppo di lavoro congiunto con la Commissione Sanità per approfondire e concordare insieme per quanto di rispettiva competenza il testo finale del progetto di legge”.

Questa mattina in Commissione sono intervenuti i rappresentanti delle Asl lombarde: per l’Asl di Bergamo Bruno Pesenti, il direttore generale dell’Asl di Cremona Gilberto Compagnoni, Giuliana Saba in rappresentanza dell’Asl di Lecco, il direttore generale dell’Asl lodigiana Claudio Gardelli, Walter Locatelli dell’Asl Città di Milano, il direttore sanitario dell’Asl Milano 1 Giuseppe Imbalzano, il direttore generale dell’Asl Milano 2 Germano Pellegatta, il direttore generale dell’Asl di Monza e Brianza Humberto Pontoni, il direttore generale dell’Asl di Pavia Giuseppe Tuccitto, il direttore generale dell’Asl di Varese Pierluigi Zeli e Gianmauro Speziari per l’Asl Valcamonica. Le modalità di controllo, le sanzioni, la necessità di ripristinare le conferenze regionali sull’amianto e l’allargamento dei programmi di sorveglianza sanitaria anche agli ospedali, sono state alcune delle questioni poste dai rappresentanti delle Asl lombarde.

Sempre questa mattina la Commissione ha ricevuto in audizione anche il presidente dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) Enzo Lucchini, che ha evidenziato come dal telerilevamento eseguito sul territorio regionale risulta una presenza di 2 milioni e 670mila metri cubi di amianto, quantità che non include però i manufatti interni alle abitazioni. “Purtroppo –ha aggiunto Lucchini- oggi in Lombardia non è possibile alcun conferimento di amianto in discarica, perché gli unici due siti autorizzati, entrambi in provincia di Brescia, non sono attualmente operativi”.

 

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