Monza, mani sudate addio. Ecco la clip che risolve il problema

Costa-Angeli-Marcello-S.Gerardo_MBSudare, parafrasando una nota pubblicità, fa bene, ma può anche essere un problema. Ne sa qualcosa Marcello Costa Angeli, Chirurgo Toracico dell’ospedale San Gerardo di Monza, che cura in modo risolutivo i pazienti con eccessiva produzione di sudore.


Costa-Angeli-Marcello-S.Gerardo_MBSudare, parafrasando una nota pubblicità, fa bene, ma può anche essere un problema. Ne sa qualcosa Marcello Costa Angeli, Chirurgo Toracico dell’ospedale San Gerardo di Monza, che cura in modo risolutivo i pazienti con eccessiva produzione di sudore.

«L’iperidrosi – spiega Costa Angeli – diventa una malattia quando condiziona la quotidiana vita sociale. Pensiamo ad una persona con le mani perennemente bagnate; avrà grande difficoltà a interagire con gli altri. Erroneamente le eccessive sudorazioni vengono ricondotte a problemi di ansia e di stress, ma questo è falso».

Qual è, quindi, la causa?

«Siamo tutti diversi. Chi nasce biondo, chi moro, chi alto, chi basso. Lo stesso vale per quantità di sudore prodotta. In Italia una persona su 200 presenta un’ iperidrosi diffusa o limitata ad alcune parti del corpo. Solitamente chi ne soffre alle mani, la zona più colpita, deve fare i conti anche con piedi, testa e ascelle oltremodo bagnate. Non è un problema di calore: è la sudorazione “simpatica” ad essere sballata».

Sudorazione “simpatica”?

Costa-Angeli-Marcello-MB«Sì, quella che deriva dall’ attività del “tronco del simpatico”; un nervo che decorre all’interno del torace che in autonomo scarica segnali in eccesso. Con l’intervento, attraverso due incisioni nelle ascelle si pone una piccolissima clip in titanio a strozzare la fonte elettrica dell’eccessiva sudorazione. Il paziente ne trae effetto immediato e le mani tornano subito calde e asciutte. Dopo una notte di osservazione il paziente torna a casa guarito e felice senza alcun bisogno di assistenza dei familiari».

Un’operazione all’apparenza semplice…

«L’intervento dura circa quindici minuti. Si effettua in anestesia generale ed affidato a un professionista esperto (Costa Angeli attua l’intervento da 15 anni e annualmente ne effettua circa 200, ndr) non presenta rischi per la sicurezza del paziente. Trattiamo prima un lato e, valutando il quadro clinico a distanza di un mese, procediamo con la parte controlaterale». (l’intervento risolve il problema a mani, ascelle e testa; mentre per i piedi si cerca ancora una loro propria soluzione; ma spesso la loro sudorazione si riduce di molto dopo l’intervento, ndr).

Controindicazioni?

«Aumenta la sudorazione da caldo nella schiena, pancia e interno coscia. Ogni paziente viene debitamente valutato per questo, e solo il 60% casi è avviato alla soluzione chirurgica. Ogni paziente, comunque, viene debitamente valutato e solo alcuni casi finiscono sotto i ferri. Ci sono anche altri tipi di trattamento, farmaceutico e botulinico ».

E psicologico?

Sategna-Sara-Costa-Angeli-MB«No. La sudorazione non è mai da ansia, come diversamente si crede, salvo alcuni casi sporadici eclatanti. È, anzi, vero il contrario: sono ansioso perché sudo. L’ansia generata dal mio troppo sudare incrementa il sudare».

A confermare la bontà delle tesi del dottore interviene una paziente; Sara Sategna, 35 anni, della provincia di Vercelli: «Ci sono tantissimi inconvenienti nell’avere il problema dell’iperidrosi; dalla scelta dei vestiti alla vita sociale, frena ogni cosa e a livello lavorativo le criticità sono infinite. Ora, (ha eseguito l’intervento alla mano destra lo scorso novembre e nel pomeriggio verrà risolto il problema a sinistra, ndr) non ho più problemi a salutare e a stringere la mano e posso indossare le magliette che preferisco».

Foto di Lucilla Sala

*Pubbliredazionale a pagamento

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