Pat Metheny Group: bene in Villa Reale. Concerto riuscito

Pat-MethenyProsegue la parata cittadina dei mostri sacri della musica internazionale. Dopo un’attesa di poco più di mezz’ora, come si conviene a tutte le star, Pat Metheny, 56 anni tra un mese e un’energia da ventenne appassionato della sua musica, ha aperto ieri sera lo spettacolo nel cortile antistante la Villa Reale. Un concerto che rientra fra l’altro nella rassegna Brianza Open Jazz Festival che sta coinvolgendo oltre Monza altri 6 comuni brianzoli.


Pat-MethenyProsegue la parata cittadina dei mostri sacri della musica internazionale. Dopo un’attesa di poco più di mezz’ora, come si conviene a tutte le star, Pat Metheny, 56 anni tra un mese e un’energia da ventenne appassionato della sua musica, ha aperto ieri sera lo spettacolo nel cortile antistante la Villa Reale. Un concerto che rientra fra l’altro nella rassegna Brianza Open Jazz Festival che sta coinvolgendo oltre Monza altri 6 comuni brianzoli.

Accompagnato da musicisti di alto livello tecnico e artistico, con cui si presenta come Pat Metheny Group, il chitarrista statunitense ha riempito la serata di note presentando brani di jazz: il suo jazz. Difficile, infatti, etichettare o categorizzare lo stile di questo gruppo che lui stesso definisce “un angolo di sperimentazione della sua musica” e che – a giudicare dai numerosi premi ricevuti può essere definito “contemporary jazz“, “jazz fusion” o in qualsiasi altro modo, ma nessuna definizione può spiegare l’originalità di questo melange tra jazz tradizionale, arrangiamenti classici, tecniche personali e contaminazioni esotiche. Queste ultime probabilmente sviluppate durante il periodo trascorso in Sudamerica.

Pat-Metheny-2Il pubblico monzese ha ascoltato per circa due ore un estratto di circa 35 anni di carriera (il primo disco è del 1976), apprezzando anche il lavoro d’insieme del trio di supporto composto da Lyle Mays (tastierista, co-fondatore del gruppo e co-autore con Pat Metheny dei pezzi), Steve Rodby (basso elettrico e contrabbasso), Antonio Sanchez (batteria).

Ricordiamo che Pat Metheny è uno dei più grandi musicisti e punto di riferimento dell’universo jazz ed ha collezionato ben 17 Grammy Awards, l’omologo musicale dell’Oscar cinematografico e a testimonianza della sua celebrità la platea era quasi piena, mentre ai cancelli non è mancanto un folto gruppo di persone, se non per vedere almeno per captare le note provenienti dal palco. Dopo Monza, per il gruppo sono già in programma altre 8 date italiane in altrettante città, e invece il Brianza Open Jazz Festival ha ancora un’ultima tappa in programma per questa sera a Lissone davanti a palazzo Terragni, con il gruppo “Tommaso Starace Italian Quartet”.

 

 

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