Al Cag “Le Stelle” di Cesano si lotta (in silenzio) contro l’emarginazione giovanile

Cag-le-stelle-CesanoLe vetrate che danno sulla strada lasciano intravedere la sala bianca con le scrivanie per fare i compiti, qualche quadro appeso al muro e le tendine con i cartoons stile manga. Mentre macchine e persone passano veloci e distratte lungo corso Roma, su questa strada, al numero 26, una dozzina di professionisti lavorano ogni giorno con un obiettivo: lottare contro l’esclusione giovanile e il disagio sociale. Al Cag «Le Stelle» i servizi sono rivolti alla città e alle sue famiglie, le attività (tante e personalizzate) si compongono di un doposcuola e attività di laboratorio per i giovani.


Cag-le-stelle-CesanoLe vetrate che danno sulla strada lasciano intravedere la sala bianca con le scrivanie per fare i compiti, qualche quadro appeso al muro e le tendine con i cartoons stile manga. Mentre macchine e persone passano veloci e distratte lungo corso Roma, su questa strada, al numero 26, una dozzina di professionisti lavorano ogni giorno con un obiettivo: lottare contro l’esclusione giovanile e il disagio sociale. Al Cag «Le Stelle» i servizi sono rivolti alla città e alle sue famiglie, le attività (tante e personalizzate) si compongono di un doposcuola e attività di laboratorio per i giovani.

Aperto nel 2009, il centro è nato da un progetto di Daniela Scotti e Mirella Biassoni che qui hanno messo tutta la loro esperienza, frutto di una vita di lavoro nel campo del sociale. All’interno del Cag opera un’equipe multidisciplinare formata da una pedagogista, Laura Falcone, una psicologa, Melissa Bentivoglio, una progettista, Silvia Falconi, un referente per lo sportello sociale, Alessandro Fantasia, e uno psicologo, Antonino Manzo, che si occupa del progetto genitorialità. Il team è coordinato da Daniela – che si occupa della parte psicologica e pedagogica – e da Mirella, che invece gestisce le relazioni con le famiglie e la parte amministrativa. Le attività educative spaziano dall’arteterapia alla danza, dalla musica al sostegno scolastico.

Buoni propositi tanti, ma soldi pochi. «Gli spazi e le competenze vengono autofinanziati – spiega Daniela Scotti – ma noi dobbiamo dare ai ragazzi e alle famiglie risposte concrete ai loro bisogni. E le persone che lavorano qui lo fanno con professionalità e conoscenze riconosciute». Quindi per «campare» il centro organizza eventi, manifestazioni e altre iniziative rivolte a far conoscere le tante attività (da qualche giorno, a Cascina Montina, è partito anche il centro estivo) e la loro importanza. E spera nella generosità di qualche privato. Capita anche di bussare alle porte di Palazzo comunale. Ma a volte è difficile farsi capire.

«Qui arrivano anche i casi problematici inviati dalle Asl e dai Servizi Sociali, non solo di Cesano, ma anche dai Comuni limitrofi di Seveso, Bovisio, Limbiate e Seregno – spiegano gli operatori – I nostri servizi vengono riorganizzati in base ai bisogni che emergono, fornendo supporto psicologico ai ragazzi e ai genitori, gruppi di sostegno e di mutuo aiuto, integrazione per extracomunitari. E da settembre ci accrediteremo per le valutazioni psicodiagnostiche».

 

 

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