Il sindaco di Carugate al “comitato per la metropolitana”: la modifica del tracciato è insensata

umberto_gravina_smallIl primo cittadino di Carugate, Umberto Gravina, non ci sta ad essere tacciato come colui che non vuole il bene della propria cittadina. La modifica del percorso della futura metropolitana M2 che dovrà passare sul territorio di Carugate ed arrivare fino a Vimercate, è per lui insensata. Questo cambiamento è richiesto dal comitato “Per la metropolitana a Carugate” capitanato da Carlo Galbiati, e non è in sintonia con la politica dell'amministrazione cittadina. Abbiamo chiesto al sindaco Gravina le motivazioni che hanno portato a “rimbalzare” le richieste del comitato.


umberto_gravina_smallIl primo cittadino di Carugate, Umberto Gravina, non ci sta ad essere tacciato come colui che non vuole il bene della propria cittadina. La modifica del percorso della futura metropolitana M2 che dovrà passare sul territorio di Carugate ed arrivare fino a Vimercate, è per lui insensata. Questo cambiamento è richiesto dal comitato “Per la metropolitana a Carugate” capitanato da Carlo Galbiati, e non è in sintonia con la politica dell’amministrazione cittadina. Abbiamo chiesto al sindaco Gravina le motivazioni che hanno portato a “rimbalzare” le richieste del comitato.

Partiamo subito dal punto principale: cosa non la convince del piano di Galbiati?

Innanzitutto il percorso previsto dal progetto del comitato porterebbe la stazione della metropolitana troppo vicina al centro abitato e questo non è un bene come può sembrare: là non ci sarebbe spazio per un ampio parcheggio capace di contenere non solo le auto provenienti dalla nostra città ma anche dalle città del circondari,ocon un possibile congestionamento dell’area intorno a via Pio X (area dove il comitato ha previsto la nuova stazione, ndr). Non è un caso che in tutti i paesi la metropolitana si fermi lontano dal centro abitato. Inoltre gli abitanti della cascina vicino a via Pio X sono contrari: l’infrastruttura sconvolgerebbe completamente tutta la vita del quartiere portando traffico in un’area che ritengo inadatta.

Il comitato ha assicurato che la modifica del percorso non comporterà, secondo i loro studi, costi aggiuntivi e ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione

Cambiando il tracciato inevitabilmente i tempi di progettazione e i costi della stessa lieviteranno. Dalla modifica richiesta dal CIPE per un sensibile riduzione dei costi con conseguente modifica del tracciato e delle stazioni sono passati circa due anni per una nuova approvazione e non penso sia possibile allungare nuovamente un’opera che aspettiamo da vent’anni.

La battaglia ora è diventata anche politica: alla presentazione del progetto erano presenti esponenti del centrodestra della provincia di Milano e Monza e Brianza

Avendo ricevuto un diniego da parte nostra alle proprie richieste ora il comitato ha chiesto un appoggio ai politici di centrodestra facendone anche una questione di colore politico. Alla riunione in cui non ero presente, anche perché non invitato ufficialmente, mi è stato riferito che l’assessore della provincia di Milano De Nicola ha tenuto quello che si può definire un comizio elettorale. Prendo atto che alcuni esponenti del centro destra hanno trasformato questo in uno scontro elettorale fra chi non vuole il bene dei cittadini e chi lo difende. Spero solo che tutto questo non blocchi ancora una volta l’avanzamento della tanto attesa metropolitana.

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