Hanno messo a segno decine di colpi in Brianza e nel nord Italia. Ieri mattina due di tre pericolosi rapinatori, sono stati arrestati a Chivasso durante una difficile operazione dei carabinieri del Nucleo Operativo di Monza.
Due in azione, uno da palo, i malviventi entravano in banche armati di pistola, per arraffarsi bottini quasi mai poco consistenti. I loro colpi e le loro tracce sono entrati nei fascicoli degli investigatori monzesi dopo alcuni colpi messi a segno in Brianza. Sono state proprio le indagini a portare i militati in Piemonte, dove hanno seguito i rapinatori fin al loro ultimo colpo. Ieri mattina Giuseppe Di Matteo, 52 anni, residente a Sant’Omobono Terme e Luciano Nicoli, anch’egli 52enne, residente a Curno, ed un terzo uomo, sono entrati nella filiale della Banca San Paolo di Chivasso, dalla quale sono usciti con 15mila euro di bottino.
I carabinieri di Monza, che li attendevano poco lontano, li hanno poi fermati in periferia e, quando uno dei due ha estratto la pistola, i militari hanno esploso colpi in aria per intimorirli, riuscendoci. Mentre Di Matteo e Nicoli sono stati arrestati però, il terzo complice è riuscito a scappare ed è tutt’ora ricercato dai carabinieri della Compagnia di Chivasso.
I 15 mila euro rapinati sono stati messi sequestro così come le due auto utilizzate per il colpo: una Nissan Micra e un’Audi A6 entrambe rubate, la prima a Desio in provincia di Milano e la seconda a Travagliato (Brescia). Recuperate anche le pistole utilizzate: una Beretta calibro 9×21 e una Smith & Wesson 44 magnum a tamburo, entrambe con la matricola abrasa. Una volta fotosegnalati presso la tenenza di Settimo Torinese sono stati trasferiti in carcere a Monza.
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