Il centenario dello scoutismo all’Urban Center

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Lo scorso sabato il convegno dal titolo "La sfida educativa", promosso dall'associazione Agesci di Marco Sala, ha celebrato il centenario del movimento degli scout


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Lo scorso sabato il convegno dal titolo "La sfida educativa", promosso dall’associazione Agesci di Marco Sala, ha celebrato il centenario del movimento degli scout

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Il tema dell’educazione come sinergia tra Istituzioni scolastiche, religiose e politiche. È stato questo l’argomento cardine del convegno ospitato all’Urban Center e organizzato dalla Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (Agesci). L’incontro ha concluso un trittico di eventi che si sono tenuti a Monza, e che nelle parole del suo promotore Marco Sala «più che celebrare il movimento degli scout, intende soprattutto ricordare l’importanza dell’educazione nel suo complesso, cioè un momento di condivisione tra forze sociali, pubbliche e religiose. È chiaro – ha aggiunto – che i giovani, in quanto risorsa del paese, debbano essere messi in primo piano; si tratta davvero di una sfida educativa». Tra i presenti, in effetti, non sono mancati i diretti interessati, cioè ragazzi e adolescenti, in mezzo ad un nutritissimo pubblico di adulti e "veterani".

Nella foto, Marco Sala 

Tra gli ospiti che figuravano nel programma della giornata, c’era anche lo psicologo Diego Miscioscia, già collaboratore del Provveditorato Studi e che da trent’anni si occupa del tema dell’educazione. «L’iniziativa è importante perchè gli scout hanno molto da dire sull’oggetto di questo convegno – ci ha dichiarato – e soprattutto sono in sintonia con i temi dell’adolescenza». Nella sua opinione, in sostanza, gli scout costituiscono una delle migliori risposte ai problemi che i giovani devono affrontare in questo momento storico. «Hanno i mezzi e gli stimoli per combattere la cultura ipnotica che li circonda», ha concluso. Altro ospite dell’evento è stato l’arciprete Silvano Provasi, che ha ovviamente espresso il gradimento delle Chiesa «per una manifestazione che pone l’educazione al centro dell’attenzione». In un periodo in cui per educare si delega a dei fantomatici "esperti", è utile secondo Provasi sottolineare che «lo scoutismo si coltiva i propri esperti fin dalla gioventù».

Nel 2005, lo Stato italiano ha premiato il movimento degli scout per le iniziative a favore dei giovani di tutto il mondo. Il centenario si chiuderà a Bagni di Lucca, città in cui si tenne il primo giuramento scout, e dove dunque tutto ebbe inizio, con un premio alle scuole che hanno collaborato agli eventi organizzati dalla Agesci nel corso di tutto il 2007.

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