Consegnate le Stelle al merito del lavoro. Ecco i brianzoli premiati

Dodici sono i Maestri del Lavoro di Monza e Brianza premiati, in totale sono state consegnate nella Regione Lombardia 142 Stelle al Merito del Lavoro.
Come ogni anno, il 1 maggio è anche la giornata in cui vengono consegnate le “Stelle al Merito del Lavoro”. La cerimonia si è svolta presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano a partire dalle 10.30.
Dodici sono i Maestri del Lavoro di Monza e Brianza premiati, in totale sono state consegnate nella Regione Lombardia 142 Stelle al Merito del Lavoro:
Dopo l’introduzione di Carlo Manara, consigliere nazionale della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia, e l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’Orchestra di fiati del Conservatorio diretta da Sandro Satanassi, si sono tenuti alcuni brevi interventi da parte di: Aniello Pisanti (Direttore Ispettorato interregionale del lavoro Nord-ovest Milano), Maurizio Marcovati (Console Regione Lombardia della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia), Roberto Tenedini (Presidente del Consiglio della Lombardia ANLA), Luigi Roth (Presidente del gruppo lombardo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro), Sara Bettinelli (consigliera delegata della Città Metropolitana), Lamberto Bertolè (Presidente del Consiglio comunale di Milano), Attilio Fontana (Presidente della Regione Lombardia) e, in rappresentanza del Governo, il Prefetto di Milano Renato Saccone.
Sul palco erano presenti anche i vari Prefetti provinciali della Regione Lombardia, in particolare per Monza e Brianza S.E. Patrizia Palmisani, che hanno provveduto a consegnare l’onorificenza ai neo Maestri residenti nelle rispettive province.
L’etica del lavoro, l’insegnamento ai colleghi più giovani, sono alcuni passaggi dell’intervento di Maurizio Marcovati, che ricorda tra l’altro che l’onorificenza ricevuta non deve essere considerata un oscar alla carriera, ma un nuovo inizio atto a favorire l’inserimento umano delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e scelte professionali.
Il prefetto di Milano Saccone sottolinea, “quante cose sono cambiate nel mondo del lavoro, è costata fatica. Noi dobbiamo avere fiducia nelle nuove generazioni sapendo che hanno conquiste che non c’erano, ma che avranno un futuro difficile e quindi dobbiamo accompagnarli in questo futuro; questo è il vero compito del Maestro poiché in esso c’è la capacità di lasciare testimonianza”.
“Noi lombardi siamo noti per la qualità del lavoro, per la dedizione all’attività che svolgiamo ogni giorno e con orgoglio – ha detto il presidente – coniugandole alla capacità di innovare e di cogliere spunti e tendenze che costituiscono lo sprone ad aggiornarsi dal punto di vista professionale”
“Domani – ha ricordato il presidente – ricorrono i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, il genio che visse più di vent’anni in Lombardia dove ha lasciato alcuni dei segni più importanti del suo impegno: la grande eredità che custodiamo ancora oggi è la capacità di connettersi e interagire con il tessuto economico e sociale della nostra Lombardia, incontrando terreno fertile per sviluppare le sue idee”.
“Noi lombardi amiamo il lavoro – ha aggiunto il presidente ringraziando tutti coloro che oggi hanno ricevuto l’importante onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica – e siamo orgogliosi del vostro esempio di laboriosità. La sfida che siamo chiamati a raccogliere oggi con i vostri esempi è quella di saper cambiare, innovare costantemente e intervenire sulla formazione. Il nostro modello di politiche sociali è da tempo punto di riferimento a livello nazionale, sia per l’offerta formativa che per la capacità di creare occasioni di occupabilità”.
“Dateci una mano, anche con il vostro esempio – ha concluso il presidente – a far capire che l’autonomia è un passaggio decisivo, anche per il resto del Paese”.