Seregno: famiglie a teatro con la rassegna “Che spettacolo!”

Tra febbraio ed aprile, quattro rappresentazioni sul palco de L’Auditorium di piazza Risorgimento.
Appuntamento a teatro per i bambini e per le loro famiglie. E’ la proposta del Comune di Seregno, che per quattro pomeriggi domenicali tra febbraio ed aprile presenterà altrettanti spettacoli teatrali, in scena sul palco de L’Auditorium, in piazza Risorgimento.
Si intitola “Che Spettacolo!” la rassegna teatraleche debutteràdomenica 17 febbraio con “L’omino del pane e l’omino della mela” scritto, diretto ed interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti. I successivi spettacoli saranno il 3 e 24 marzo, per chiudere poi il 7 aprile con l’appuntamento conclusivo, per una proposta complessivamente volta a coinvolgere bambini tra i tre ed i dodici anni. Gli spettacoli verranno proposti nei pomeriggi della domenica, con inizio alle ore 15.30, per favorire la partecipazione delle famiglie.
L’organizzazione della rassegna si avvale della collaborazione tecnica della Cooperativa Controluce di Seregno. Il biglietto di ingresso ad ogni singolo spettacolo è di 4.50 euro, con la possibilità di acquistare biglietti cumulativi per le famiglie a 12 euro (per due adulti e per uno o due bambini) e abbonamenti per l’intera rassegna a 24 euro (abbonamenti validi per due persone).
Per informazioni, è possibile rivolgersi a Comune di Seregno – Servizio Cultura, piazza Martiri della Libertà 1, telefono 0362.263.541/551/251, e-mail info.cultura@seregno.info.
Federica Perelli, Assessore alla Cultura: “Il teatro ci permette di superare gli stereotipi, di avvicinarci agli altri, di scoprire il valore della diversità: entriamo nelle storie di personaggi sconosciuti fino a sentirle nostre. Per questo, come Amministrazione Comunale, abbiamo ritenuto prezioso il contributo del teatro, non solo come opportunità di svago ma soprattutto di crescita e di confronto”.
Alberto Rossi, sindaco: “Pensata come proposta per i bambini e le loro famiglie, la rassegna teatrale ‘Che Spettacolo!’ vuole essere una bella opportunità di valorizzare L’Auditorium come luogo di aggregazione e di promozione culturale per la città. Un ruolo che, come Amministrazione, ci proponiamo di confermare e coltivare”.
Domenica 17 febbraio
Ore 15.30 – L’Auditorium, piazza Risorgimento
L’OMINO DEL PANE E L’OMINO DELLA MELA
Ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti, musiche Gipo Gurrado.
Spettacolo per bambini dai 3 anni.
Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela: come faranno i nostri cuochi a preparare un pasto per tutti?
Così, tra una ricetta un po’ speciale e divertentissimi numeri di clownerie, i due iniziano un viaggio fantasioso all’interno dei cibi, fino ad entrare nel pane dove incontrano un buffo omino – l’Omino del pane appunto – che abita nella pagnotta e che non vuole saperne di farsi affettare.
Tra gag e pantomime, musiche divertenti e interazioni con il piccolo pubblico, i due cuochi-clown scoprono che questi magici omini abitano anche nelle mele, nelle banane, in tutti i frutti, in tutti i cibi più strani e accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
Domenica 3 marzo
Ore 15.30 – L’Auditorium, piazza Risorgimento
C’ERA 2 VOLTE 1 CUORE
Regia Daniela Nicosia, con Susanna Cro e Labros Mangheras/Solimano Pontarollo, voce narrante Maria Sole Barito, scene Marcello Chiarenza, luci e suono Paolo Pellicciari/Simone Livieri, costumi Giorgio Tollot, assistente alla regia Isabella de Biasi, assistente alle scene Sara Andrich.
Spettacolo per bambini dai 3 anni.
Una finestra nel cielo azzurro e due bimbi che aspettano di nascere, immaginando il mondo che sarà. Lo creano sotto gli occhi degli spettatori: la fioritura improvvisa di un albero di pesco; la luna, grande come una barca, dalla quale lasciarsi trasportare; una valigia da cui gemmano rose e farfalle. Elementi naturali fortemente evocativi, forme riconoscibili dai bambini, che sviluppano il loro immaginario e – insieme all’armonico elemento pittorico dato dal graduale ingresso del colore, alle musiche dolcissime di Jacques Brel e Charles Trenet – incantano i piccoli, mentre emozionano i grandi.
Piccole magie, nell’attesa della meraviglia, della bellezza che verrà. Ma chi aspettano? Aspetta anche tu con loro e lo scoprirai a fine spettacolo!
Domenica 24 marzo
Ore 15.30 – L’Auditorium, piazza Risorgimento
LINGUA BLU (STREGHE)
Testo e regia Giuseppe Di Bello, con Naya Dedemailan, organizzazione Michele Ciarla, produzione Anfiteatro.
Spettacolo per bambini dagli 8 ai 12 anni.
Lo spettacolo narra la fiaba di una bambina orfana che vive con una nonna molto speciale in un luogo dove le leggende si fondono spesso con la realtà. Dai racconti della nonna, la bambina impara tutto quello che c’è da sapere sulle streghe, su come riconoscerle (perché le apparenze dicono sempre poco o niente della sostanza delle cose) e naturalmente su come difendersi.
Casualmente, durante una vacanza, la bambina scopre che nel suo albergo le streghe tengono un convegno per pianificare un terribile progetto: con una pozione vogliono trasformare tutti i bambini in topi.
Riuscirà la protagonista a sventare il malvagio piano?
Domenica 7 aprile
Ore 15.30 – L’Auditorium, piazza Risorgimento
I BRUTTI ANATROCCOLI
Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, di e con Silvano Antonelli, allestimento Compagnia Teatrale Stilema
Spettacolo per bambini dagli 3 ai 10 anni.
Essere uguali. Essere diversi. Il mondo è pieno di modelli e stereotipi di efficienza e bellezza rispetto ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali , o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po’ più scura e un po’ più chiara.
Chiusi nelle proprie emozioni, nelle proprie fragilità, è come se si sentisse un vuoto, un pezzo mancante. Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire, accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore. Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo si sofferma sull’idea che tutti, ma proprio tutti, possono cercare di rendere la propria debolezza una forza.
Foto apertura archivio MBNews