Elezioni Meda: Caimi e Taveggia il duello storico tra i due candidati

Conto alla rovescia per l’elezione del nuovo sindaco di Meda. Domenica 11 i medesi sceglieranno quale dei quattro candidati votare.
È iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per l’elezione del nuovo sindaco di Meda. Su queste amministrative 2017 è stato detto, e scritto, molto. Ora, però, è arrivato il momento di tirare le somme perché domenica 11, i medesi sono chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza.
Quattro i candidati sindaco: Gianni Caimi, che si ripresenta per il centrosinistra sostenuto da PD e Lista Civica per Caimi; Giorgio Taveggia sostenuto da Lega per Taveggia, Progetto Meda e Movimento Civico; Luca Santambrogio per il centrodestra, sostenuto da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Civiltà Italiana e, infine, Vermondo Busnelli, candidato del Polo Civico sostenuto da Meda per Tutti e Lista civica per Meda.
Negli ultimi anni, però, i medesi sono stati gli spettatori di un ping-pong politico tra Taveggia e Caimi. Un duello storico che potrebbe riproporsi anche con queste amministrative 2017. Si arriverà al ballottaggio?Saranno ancora loro i protagonisti? È ancora presto per fare pronostici di questo tipo, ma sicuramente si può provare a tirare le somme di questa lunga campagna elettorale.
Se da una parte abbiamo due voci nuove nel panorama politico medese, rappresentate da Luca Santambrogio e Vermondo Busnelli (clicca qui per leggere la loro intervista doppia), dall’altra ci sono i due grandi protagonisti di Meda: Gianni Caimi e Giorgio Taveggia. Noi li abbiamo voluti mettere a confronto un’ultima volta in questa intervista, una sorta di ultimo appello prima del grande giudizio dei cittadini.
In due righe, cosa significa Meda per lei
Taveggia: Meda è un paese unico perché nasce da un miracolo e per secoli rimane un luogo di potere temporale governato dalle Badesse che parlavano solo con Papi e Imperatori. Valori sociali, culturali e religiosi, hanno reso i medesi attaccati al proprio territorio, alle proprie tradizioni ed al valore della laboriosità che ha portato alcune aziende del settore del mobile, del legno arredo ai massimi livelli mondiali e fatto dell’artigianato un’arte che si tramanda da generazioni, in sintesi un Principato.
Caimi: Sono nato in questa città e qui ci vivo da sempre. Ho avuto da questa comunità tutto quello che può fare il senso di una vita. Gli affetti,gli amici,la professione lavorativa, la bellezza del tempo che scorre. In questi ultimi anni ho avuto due regali che solo pochi privilegiati possono sperare di assaporare, l’onore di essere il suo sindaco e il dono di essere un nonno che si gode la chiusura del cerchio degli affetti con il suo nipotino.
Siamo agli sgoccioli, cosa si aspetta da queste amministrative 2017?
Taveggia: la fatica della campagna elettorale che si svolge tra limitazioni, intoppi, condizionamenti ma anche conoscenza di tante belle persone, trae fuori dall’uomo le energie necessarie al progredire. Questo crescita è già un dono. Poi mi aspetto giustizia nei confronti di chi, avendo uno stato morale arretrato è stato attore d’ingiustizia, interrompendo il nostro lavoro e non permettendo alla città di raggiungere obiettivi meritori preparati dopo anni di fatiche.
Caimi: mi aspetto il riconoscimento da parte dei miei concittadini del lavoro svolto dal nostro gruppo al servizio della città. Crediamo di esserci impegnati con coraggio, onestà e competenza.
Se non dovesse vincere?
Taveggia: chi è cosciente del proprio destino non viene preso da inquietudine e quindi si continua a vivere e lavorare senza affannarsi inutilmente. È la sola via per acquisire capacità sempre maggiori e conoscenza per compiti sempre più alti, magari tra cinque anni.
Caimi: sono un nonno e un uomo felice, avrò più tempo da dedicare ai miei affetti più cari. Ho ancora molte montagne sulle quali salire e un orto frutteto che portò seguire quotidianamente. Poi fortunatamente c’è sempre la musica e la lettura.
Un ultimo appello: perché i medesi dovrebbero votarla?
Taveggia: perché desidero portare aria serena e gioiosa, indispensabile per una vita di lavoro. Far ricadere la propria volontà sul territorio non è compito facile ma, oltre all’esperienza, c’è anche la consapevolezza che gli obiettivi che ci siamo imposti sono utili alla crescita ed al benessere anche economico della nostra comunità.
Caimi: In questi quattro anni abbiamo messo in sicurezza il bilancio ed ora abbiamo le risorse per investire, nei prossimi anni Meda vedrà risolti tutti i nodi critici ancora esistenti. Siamo pronti con progetti e risorse, solo noi lo possiamo affermare e lo possiamo realizzare. Abbiamo dato una speranza ai Medesi, ora siamo pronti a realizzare il sogno di un futuro migliore per tutti.
Nella foto: a sinistra Gianni Cami; a destra Giorgio Taveggia.
Scritto da Melissa Ceccon
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