Tangenti sanità lombarda, sequestrati 2,5mln di euro a Canegrati

Assieme al suo commercialista Canegrati avrebbe fatto false fatture per un milione e 800 mila euro. Qui tutti i dettagli.
La Guardia di Finanza di Monza, unitamente ai carabinieri del Nucleo Investigativo Carabinieri di Milano, hanno eseguito stamane all’alba un sequestro preventivo d’urgenza per due milioni e mezzo di euro in beni e conti correnti, emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, riconducibili all’imprenditrice Maria Paola Canegrati, arrestata nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Monza sulla corruzione negli appalti per l’odontoiatria, insieme all’ex presidente della commissione Sanità lombarda Fabio Rizzi. I sequestri hanno riguardato anche un commercialista bergamasco, nonché a due società operanti nel settore dell’odontoiatria, di cui Canegrati era amministratore unico.
Secondo le indagini delle fiamme gialle, proseguite nell’ambito dell’inchiesta “Smile” dopo l’arresto dell’imprenditrice, Canegrati sarebbe responsabile di false fatturazioni per operazioni inesistenti per un milione e ottocentomila euro in concorso con il suo commercialista, emesse da società estere che le avrebbero permesso di evadere le imposte per oltre quattrocento quarantamila euro. Tramite la duplicazione di prestazioni odontoiatriche soggette a rimborso da parte del Servizio Sanitario Regionale, sempre secondo le indagini, l’imprenditrice sarebbe responsabile anche truffa e tentata truffa aggravata per trecento quarantacinque mila euro. In ultimo Canegrati, secondo le nuove accuse, avrebbe è accusata anche di appropriazione indebita per aver prelevato denaro dalle casse societarie per oltre due milioni e seicentomila euro, per l’acquisto di beni e servizi per sé o per terzi mediante l’utilizzo di carte di credito aziendali.