Detriti nel Lambro, commercianti di Monza preoccupati per “l’effetto tappo”

Entro agosto via ibera al piano di riqualificazione da un milione di euro, nel frattempo però i commercianti restano con il fiato sospeso ogni volta che piove.
Il tratto cittadino del Lambro ha bisogno di un nuovo intervento di pulizia. In corrispondenza del centralissimo ponte dei Leoni, ma anche a ridosso del ponte di San Grardino e della chiusa del Carrobiolo si sono formati grossi cumuli di detriti che hanno messo in allarme commercianti e residenti. Il rischio è che questi mucchi di rami, tronchi, massi e rifiuti vari provochino un “effetto tappo” al prossimo temporale, mettendo così a rischio box, cantine e magazzini.
L’ultimo intervento di pulizia del Lambro risale allo scoro 22 luglio, quando i volontari della Protezione civile comunale erano scesi a piedi nel letto secco del fiume per rimuovere i detriti. A distanza di circa 20 giorni, la situazione è sostanzialmente analoga. L’ultima piena dello scorso 5 agosto, che aveva ingrossato così tanto il Lambro da portare il livello dell’acqua a sfiorare la sommità dei ponti, ha infatti lasciato in eredità i cumuli visti in queste ultime ore.
Fra chi sta col fiato sospeso ogni volta che piove un po’ troppo c’è Andrea Faraguna, titolare di un negozio proprio in riva al fiume, lungo la passerella dei Mercanti. Assieme ad altri quindici fra privati e commercianti è stato vittima dell’esondazione del 2014, ma non ha mai ottenuto alcun risarcimento. “Ci hanno detto che i soldi arrivati da Regione Lombardia bastavano solo per coprire i danni ai beni pubblici – commenta -. Forse sarebbe il caso che l’amministrazione prestasse maggiore attenzione alle condizioni del fiume, i mucchi di detriti formatisi in queste ultime ore sono grossi”.
Nelle prossime ore i volontari della protezione civile potrebbero effettuare un secondo intervento di ripulitura dell’alveo, ma l’amministrazione comunale ha in programma un piano più ampio di interventi per la messa in sicurezza di tutto il tratto cittadino. Costo: un milione di euro finanziato da Regione Lombardia. “Si tratta di un progetto molto importante – spiega l’assessore alla Protezione civile, Paolo Confalonieri -. Il contratto con Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) è già stato firmato. I cantieri partiranno entro agosto, abbiamo previsto anche l’innalzamento delle sponde nei punti più a rischio”.