Monza, misure straordinarie sull’appalto rifiuti. M5S: “Scanagatti si dimetta”

La Prefettura, su proposta del Presidente dell’ANAC, ha disposto misure di straordinaria e temporanea gestione sugli appalti aggiudicati a Monza.
Il Prefetto di Monza e della Brianza, Giovanna Vilasi, su proposta del Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone e d’intesa con il Prefetto di Barletta Andria Trani, ha disposto misure di straordinaria e temporanea gestione della società Sangalli Giancarlo & C. S.r.l. relativamente agli appalti aggiudicati per servizi di raccolta e trasporto di rifiuti presso il Comune di Monza e presso l’Unione dei Comuni ARO 2 BT della provincia di Barletta Andria Trani.
L’ANAC era stata chiamata in causa lo scorso settembre dal Movimento 5 Stelle (leggi qui) che aveva sollecitato una verifica: secondo i pentastellati, il sindaco non avrebbe dovuto trasferire, ma indire un nuovo appalto in quanto quello ereditato dall’attuale amministrazione era risultato non regolare, come confermato dall’inchiesta della Procura (leggi qui). La scelta fatta dall’attuale giunta con l’azienda era stata, invece, quella di chiedere uno sconto importante di 4,8 milioni di euro, mantenere la continuità del servizio e salvare i molti posti di lavoro della Sangalli. (leggi qui).
L’Anac da allora aveva chiesto all’amministrazione comunale una serie di chiarimenti sul periodo finito sotto inchiesta per corruzione, quello antecedente il 2012, e aveva chiesto una serie di spiegazioni anche sugli accordi e i rapporti intercorsi fra l’attuale giunta e il nuovo management subentrato dopo la bufera giudiziaria. Comunicazioni definite dall’attuale amministrazione “tecniche”. Una serie di passaggi che oggi sono culminati nella nuova comunicazione.
Una comunicazione che ha suscitato “stupore” da parte della ditta che, attraverso una nota stampa ufficiale, ha dichiarato: «L’Impresa Sangalli comunica la nomina della dottoressa Elisabetta Brugnoni e del dottor Marcello Danisi quali amministratori per la gestione amministrativa rispettivamente degli appalti di Monza e Andria. Il Consiglio di Amministrazione collaborerà attivamente e in maniera costruttiva, in continuità con la gestione corrente, per dimostrare l’efficace e onesta conduzione degli appalti, riconosciuta da cittadini e amministrazioni, da parte dell’azienda. L’impresa Sangalli è rimasta comunque allibita dalla decisione di queste nomine da parte Prefetti competenti e, senza indugio, farà ricorso ritenendo non sussistenti i presupposti normativi. L’impresa, in buona sostanza, tiene a precisare che questa decisione è stata presa sulla base di elementi già superati e risolti, probabilmente in mancanza di un puntuale esame delle emergenze documentali caratterizzanti la vicenda. – conclude la nota – L’Impresa Sangalli continuerà a svolgere in modo professionale il proprio lavoro quotidiano per garantire l’igiene urbana in entrambi i comuni, riservandosi inoltre la possibilità di valutare eventuali ulteriori iniziative volte a tutelare l’immagine e a salvaguardare la solidità di un’azienda sana,
trasparente e competitiva che opera su tutto il territorio nazionale e occupa oltre 1.100 dipendenti».
«Scanagatti subito a casa». Ha dichiarato il Movimento 5 Stelle Monza. «L’appalto rifiuti era stato aggiudicato a seguito di atti di corruzione che hanno visto coinvolta la famiglia Sangalli ed esponenti della precedente amministrazione comunale. L’attuale giunta, guidata dal sindaco Roberto Scanagatti, aveva provveduto a convalidare il contratto viziato da corruzione tramite una discussa transazione, prevedendo addirittura la proroga di un ulteriore anno. A quel punto non ci è rimasto altro da fare che rivolgerci all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Corte dei Conti – dichiara Nicola Fuggetta portavoce 5 Stelle in Consiglio Comunale – L’Anticorruzione ha studiato il caso ed ora è arrivato il Commissariamento della Sangalli. Siamo soddisfatti dell’intervento del Prefetto e del Dott. Cantone, anche se dispiace constatare che a Monza per far valere il principio di legalità nella gestione della cosa pubblica non basta la dialettica politica, ma occorre rivolgersi alle autorità competenti. Siamo di fronte ad un terremoto politico – concludono Fuggetta e Novi– chiediamo le immediate dimissioni di Scanagatti».
Dal palazzo comunale di piazza Trento e Trieste rispondono: “Oggi ribadiamo quanto affermato nel maggio scorso. Dopo tante polemiche anche l’autorità anticorruzione conferma la correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale, riconoscendo la validità del contratto e l’obbligo di portarlo a compimento. Ancora una volta – commenta il Sindaco Roberto Scanagatti – è stata dimostrata la correttezza del comportamento dell’amministrazione comunale e sono clamorosamente falliti i tentativi di strumentalizzazione e mistificazione da parte di chi chiedeva l’annullamento del contratto. L’Anac ha ritenuto di commissariare l’azienda per quel che riguarda l’esecuzione dell’appalto di Monza senza però bloccare lo svolgimento di un’attività fondamentale per l’ambiente, l’igiene e il decoro della nostra città. L’attività potrà proseguire nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori dell’azienda. Nei prossimi giorni incontrerò il commissario incaricato per chiedere impegni precisi in questo senso e per capire come proseguire l’attività di controllo e verifica puntuale della corretta esecuzione del contratto”.
(ultimo aggiornamento 15 luglio 2016 ore 14,52)