Policlinico, quando Russia e Ucraina lavorano insieme: l’esempio che fa riflettere

Studenti da tutto il mondo a Monza per il progetto “international school of heart”, anche Russia e Ucraina insieme per la medicina
Sono giovani, determinati e professionalmente preparati. Maryna e Dimitri saranno i medici del futuro, nei loro paesi. Oggi sono in “prestito” a Monza per approfondire le loro specializzazioni in materia di cuore al Policlinico di Monza e lavorano in coppia. Dell’astio tra i loro due paesi, Russia ed Ucraina, non si curano affatto e vogliono dimostrare che per la gente comune quella guerra è lontana dai loro cuori. Perché loro il cuore, lo curano.
«Sono un ottimo team, sono strepitosi insieme e faranno grandi cose – spiega il Dott. Paolo Ferrazzi, direttore del Centro per il trattamento delle cardiomiopatie ipertrofiche del Policlinico di Monza e direttore del progetto International School of Heart – ed è bello vedere questi giovani seguire i loro sogni. Uno studente kazaco che è stato con noi oggi a soli 32 anni è diventato primario».
Il progetto della scuola internazionale per il cuore, fondato a Bergamo dal Professor Lucio Parenzan, include anche il Policlinico di Monza che ha aderito con il suo centro al programma di ricerca per la traslazione delle conoscenze e solidarietà internazionale erogando training da sei mesi a due anni a studenti provenienti da paesi in via di sviluppo di tutto il mondo.
Tra loro ci sono anche Dimitri Malanin, 36enne russo al secondo anno in Italia e Maryna Marchenko, 29enne ucraina, a Monza da sei mesi. Nonostante quello che succede tra i loro paesi, loro sono amici e colleghi «Quello che succede tra Russia e Ucraina è solo politica, la gente comune non si odia – racconta – io qui sono felice, sto bene e con Dimitri lavoro volentieri, siamo diventati amici ed è questo l’importante». Insieme a loro ci sono Marine Antelava, 37enne della Georgia, Hajrije Ismaili, 40enne del Kosovo e Tha Doe Then Zan dalla Birmania.