Lissone, piace o non piace? Sul “museo verticale” è polemica

Il “museo verticale” di Lissone fa discutere. La polemica corre su Facebook e il sindaco, Concetta Monguzzi, chiarisce la posizione dell’amministrazione.
Il “museo verticale” di Lissone fa discutere. Il “totem”, come qualcuno lo ha definito, che sarà installato a Lissone, nella porzione urbana oggi a verde in corrispondenza di via Carducci e che dovrà essere volto alla valorizzazione delle vie del commercio, dell’artigianato e del design, va di fretta, tra un bando dai tempi piuttosto corti – entro il 31 gennaio i progetti ed entro fine marzo l’opera realizzata – e le polemiche circa l’opportunità dell’intervento e i contenuti dello stesso bando, promosso attraverso il DUC (Distretto Urbano del Commercio) e del valore di 40.000 euro, suddivisi equamente tra Regione e Camera di Commercio. I social network, come sempre, forniscono il polso della situazione e il battito circa la nuova realizzazione non entusiasma.
I pareri si dividono, c’è chi commenta che “In prospettiva Expo 2015, più che un museo verticale, Lissone dovrebbe diventare un museo orizzontale privilegiando la distribuzione sul territorio di opportunità di visita in ottica economico-culturale” e chi, invece, prova a difendere la posizione dell’amministrazione comunale: “Il simbolo serve per far sapere a chi transita che a Lissone si producono, si vendono, si montano con professionalità mobili, per i lissonesi è una cosa normale ma molti anche solo a Milano non lo sanno più”, e chi, al contrario, cassa completamente l’idea: “Prima di mettere simboli del genere servirebbe far ripartire un po’ Lissone”.
E c’è anche chi critica i contenuti del bando: “Non esistono delle chiare linee guida, non ci sono criteri di aggiudicazione, non è possibile fare domande, non ci sono i tempi tecnici per fare un concorso serio… se hanno voglia di assegnare il lavoro sottosoglia a qualche “amico” possono almeno risparmiarci la pagliacciata! Vergogna!”.
Per fornire un quadro completo e rispondere ai dubbi abbiamo chiesto al primo cittadino di Lissone, Concetta Monguzzi, che chiarisce: «Se ci sono domande riguardo i contenuti del bando, qualunque cittadino potrà chiedere e sarà dovere del comune rispondere. Entrando nel merito, abbiamo partecipato a un bando della Regione che intende riqualificare alcuni distretti, caratterizzandoli secondo la loro storia e tradizione. Non possiamo utilizzare questo finanziamento per mettere a posto le strade o per altri interventi. L’idea alla base è quella di valorizzare il distretto del legno, arredo e design di Lissone, indicando che nella nostra città esiste un’eccellenza in tal senso. Attraverso il museo verticale di via Carducci, la porta d’ingresso della città, e attraverso alcuni elementi tangibili, come un percorso contrassegnato, prendere “per mano” il visitatore e condurlo lungo le vie delle esposizioni, quindi verso il Museo, il centro città e la biblioteca. Tempi del bando? Sono quelli della Regione, con ogni probabilità chiederò una proroga. Questa idea è stata condivisa con Camera di Commercio e Confcommercio, che hanno avallato il progetto. In questi giorni, inoltre, sto girando per le esposizioni di Lissone, una per una, condividendo il piano di lavoro. I commercianti hanno capito che stiamo cercando di “fare squadra” per rilanciare Lissone».